E' tutta una questione di centesimi: per due centesimi si può battere un record del mondo (Yulia Efimova nei 50 rana, chapeau!), come per due e addirittura per uno si può rimanere fuori dalle semifinali. Se la ride, incredula, Yulia, piangono amare lacrime i nostri azzurri: Silvia Di Pietro nei 50 stile, Michela Guzzetti nei 50 rana e Mirco Di Tora nei 50 dorso. Loro le semifinali se le vedranno dalla tribuna o dalla vasca di riscaldamento, se ne avranno la voglia. Lontana dai tempi di qualificazione invece Lisa Fissneider, in una stagione purtroppo costellata da problemi fisici e malgrado tutto contraddistinta dal ritocco al suo personale. Non qui a Barcellona purtroppo, perchè il 31"94 le vale solo il ventisettesimo posto e quindi la fine dei suoi mondiali. 

Bene Greg, super Yulia - Le note liete per l'Italia arrivano da Gregorio Paltrinieri, che centra la finale dei 1500 stile con il quarto tempo. Miglior crono per l'alieno cinese Sun Yang, qualificato anche Ryan Cochrane, mentre è fuori dai giochi Oussama Mellouli. Nei 50 dorso, dove tutti i big hanno strappato il pass per le semifinali, miglior tempo per il brasiliano Orezechowski, con 24"67. La stella della mattinata è però Yulia Efimova: la russa, che ieri ha vinto l'oro nella gara sulla distanza più lunga, i 200 metri, è stata oggi autrice di una super batteria che l'ha premiata con il record del mondo: 29"78 il tempo nuotato dalla bella Yulia, in cuffia nera come suo solito nelle batterie prima di inforcare, per le gare che contano, la sua calottina rosa, marchio di fabbrica. Primato del mondo battuto di due centesimi e tanti saluti al record del mondo della statunitense Jessica Hardy, che aveva fermato il cornometro sul 29"80. Tutta da gustare l'espressione di Yulia dopo aver scoperto la portata della sua impresa, ma per lei ora c'è poco da gioire, perchè nel pomeriggio l'attendono le semifinali dove dovrà vedersela con una muta di agguerrite avversarie; in testa al plotone delle ciacciatrici ci sono Ruta Meilutyte - che dopo l'oro e il record nei suoi 100 vuole prendersi anche i 50- e la stessa Jessica Hardy, che di certo non avrà digerito lo scippo del primato del mondo da parte della russa. 
Nei 50 stile libero femminile, il discorso sembra essere tutta una questione famigliare fra le sorelle Campbell, con Kate (24"27) che precede la piccola di casa, Bronte, e con la prima assoluta favorita nella gara in cui a Londra aveva brillato Ranomi Kromowidjojo.