Una meravigliosa Tania Cagnotto conquista la medaglia d'argento nella gara individuale del trampolino da un metro, al termine di una gara spettacolare, tiratissima, emozionate. Un vero thriller che, come da copione, ha tenuto tutti con il fiato sospeso e ha riservato un finale a sorpresa. Purtroppo il peggio per Tania Cagnotto, alla fine relegata al secondo posto per una manciata di centesimi. Lei, unica in grado di poter tenere testa a quelle cinesi che sembrano sbarcare da un altro pianeta, che per un attimo accarezza il sogno di guardare tutti dalla cima del mondo. Cantare l'inno di Mameli con lo sguardo che si perde all'orizzonte, verso la maestosa Sagrada Familia che si staglia come sottofondo da brividi alle imprese dei tuffatori. E invece, complice quei maledetti dieci centesimi, risolutori in una gara che ai piani alti è si combattuta oltre il muro dei 300 punti (307.10 il punteggio di He Zi contro i 307 netti di Tania), in cima al mondo ci sale He Zi. Con merito, perchè soltanto una grande Campionessa può trovare la freddezza per tirare fuori un tuffo magistrale in un frangente così delicato. Bronzo per l'altra cinese Wang Han.

Maledizione - Il mondo in dieci centesimi: lo si può dominare (come accaduto a He Zi) lo si può veder sgusciare beffardamente dalle proprie mani dopo che per tutta la gara pareva essere stretto stretto fra le proprie mani. E' lo sport, il suo lato crudele, ma anche quello più vero ed emozionante. Questa volta però Tania sorride, le lacrime di Londra sono ormai lontane: un anno fa furono venti centesimi a privare la bolzanina di una meritata medaglia di bronzo, che andò alla messicana Sanchez. Un altro quarto posto dopo quello del sincro, l'idea di essere vittima di una sorta di maledizione del destino cinico e baro, che si diverte ad accanirsi contro di lei. Chissà, a poterli vedere in faccia, gli dei dei tuffi hanno occhi a mandorla e parlano cinese. E anche oggi, quando tutto lasciava presagire un lieto fine per la storia di Tania, qualcuno si è divertito a metterci lo zampino e a servirle su un piatto d'argento (ahimè!) una beffa atroce.
Ma bisogna vedere il bicchiere per tre quarti pieno: Tania è nel pieno della maturità agonistica, e nella gara di oggi è stata in grado di mettere in discussione fino all'ultimo la vittoria cinese. Si è messa dietro Wang Han e ha costretto He Zi a un ultimo tuffo pressochè perfetto per strapparle l'oro. Inoltre ha emozionato e ci ha messo un cuore grande così, lo stesso che l'ha fatta uscire dai momenti più bui della sua carriera, costellata da infortuni, incidenti e tante altre sfortune assortite.

La gara - Fin dalle prime battute si capisce che quella scesa in piscna oggi è la miglior Tania possibile: concentrata, una macchina da gara che tuffo dopo tuffo inanella volti molto alti, riuscendo a portare dalla sua anche la giuria che la premia anche quando commette qualche leggera sbavatura. Una gara che tutte le altete impostano sul confornto diretto, con tuffi dal coeffiicente di difficoltà pressochè uguale: ci prova la canadese Ware (con la svedese Nero) a movimentare la gara cimentandosi in un doppio e mezzo rovesciato da 3.0 di coeffiicente, ma quello che avrebbe dovuto essere il tuffo che proiettava in zone pericolose (leggasi medalgie), le costa la gara.
Come primo tuffo Tania esegue un uno e mezzo ritornato che le frutta 57.60 punti, per proseguire con due altre ottime esecuzioni: un doppio e mezzo avanti (punteggio 65) e un uno e mezzo indietro che le porta in dote 62.10 punti. A tre quinti di gara quindi la Bolzanina è saldamente in testa, e il quarto tuffo - uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo - la issa addirittura a +5 su He Zi. Sembra il preludio al miracolo, al ribaltamento della storia, è invece l'antipasto di una beffa atroce che si materializza dopo che la cinese He Zi si è giocata al meglio la sua ultima carta, favorita anche dal coefficiente di difficoltà del tuffo leggermente più alto di quello di Tania (2.6 contro 2.4, anche se però il programma è stato del tutto identico fra le due nell'arco della gara). 
E' una medaglia leggendaria per Tania, è un segnale di avvertimento alle divine cinesi che da qualche parte, in quel minuscolo (rispetto al loro) stato del Sud dell'Europa chiamato Italia, esiste una ragazza bolzanina che può impensierire il loro dominio nel mondo dei tuffi. Ed è per questo che sul volto di Tania non c'è spazio per le lacrime: il sorriso che le illumina il volto è la cartolina più bella che possa arrivare in Italia dalla assolata e calda Barcellona.