Grande vittoria di tappa a Gap per Alberto Rui Costa, corridore portoghese della Movistar, già due volte vincitore del Giro di Svizzera. Nel percorso di 168 chilometri, da Vaison le Romaine a Gap, si vedono veramente poche emozioni fino all'ultimo Gpm di seconda categoria del Col de Manse.
Un finale da brividi anche per la maglia gialla di Froome, messo più volte in difficoltà da Contador, che attacca sia in salita sia in discesa. Lo spagnolo addirittura cade, Froome scivola una volta, e comunque riesce a controllare la straripante azione dell'iberico. La tappa inizia con una fuga da lontano molto corposa. Quinziato e Mori per gli italiani, Navarro e Coppel di Cofidis, Gallopin, Didier e Kloden della RadioShack, Velits di Omega, Gautier e Voeckler di Europcar, Roche della Saxo, Jeannesson dell'FDJ, Meyer e Albasini di Orica, Marino di Sojasun, Hansen di Lotto, De Gendt e Hoogerland per la Vacansoleil.
E ancora, Dumoulin del team Argos, Kadri e Riblon dell'AG2R, Astarloza di Eusk, Trofimov del team Kat, Navardauskas della Garmin e infine il già citato poi vincitore di tappa Rui Costa, Movistar. A trenta chilometri dal traguardo partono Kadri e Marino, ma è sul Col de Manse che c'è il vero ciclismo, la vera passione per lo scatto in montagna, quello tanto caro a Marco Pantani. I primi a staccarsi qui sono Mori e Quinziati, ma poi ad attaccare è il portoghese Rui Costa, che ai 17 km dall'arrivo rimane solo. Non verrà più ripreso. Il primo degli umani, secondo sul traguardo, è Riblon. Prima dell'arrivo Contador attacca ancora, ma Froome non concede nulla. E i Campi Elisi sono sempre più vicini.