Da Legnano a Zagabria: è passato un anno e per la scherma è di nuovo tempo di campionati europei. Una kermesse che l'anno scorso vide un dominio della Russia o comunque della scuole schermistica est europea la quale, eccezion fatta per le vittorie italiane nelle prove a squadre di fioretto tanto maschile quanto al femminile, ha letteralmente monopolizzato i podi legnanesi. Fortunatamente l'ordine delle cose è stato sovvertito a Londra, dove sappiamo tutti come è andata, con l'Italia dominatrice assoluta del medagliere e la Russia tornata a casa col più classico dei Mourinhani zero tituli. Ma non solo: il bronzo di Kovalev e gli argenti di Sofya Velikaya (sciabola femminile) e del fioretto femminile (prova a squadre, dove subirono comunque una durissima lezione da parte delle nostre ragazze) furono le sole medaglie che la scuola russa riuscì a portare a casa dalla spedizione londinese.  Quello degli Europei è il penultimo appuntamento stagionale, poi ci saranno solo i Mondiali di Budapest: in queste due kermesse ci si gioca tutto, non solo medaglie continentali e iridate, ma anche pesantissimi punti per la classifica di Coppa del Mondo. Fra gli azzurri la sorpresa  data dalla convocazione di Montano

Nella sciabola torna Montano - Sono stati svelati oggi i nomi degli azzurri che faranno parte della missione in terra croata. Fra le sorprese più gradite, la convocazione di Aldo Montano: il livornese, condizionato per troppo tempo da un infortunio muscolare, è stato infatti inserito da Sirovich nel quartetto di sciabolatori che andrà all'assalto di un regno, quello della sciabola appunto, su cui fin da troppo tempo sventola il tricolore bianco, blu e rosso a strisce orizzontali di Madre Russia. Le ultime quattro edizioni sono state infatti vinte da atleti russi, dapprima con Reshetnikov (2009) e poi da Yakimenko, capace di fare filotto dal 2010 al 2012 con tre titoli da aggiungere a quello già conquistato nel 2006. Il successo italiano manca dal 2005, quando a vincere sulle pedane di Zalaegerszeg (Ungheria) fu proprio Aldo Montano.  A Zagabria scenderanno in pedana con il livornese, Diego Occhiuzzi, lanciatissimo al numero uno del ranking mondiale e che fra qui e Budapest si gioca la Coppa del Mondo con l'ungherese Szilagyi, Luigi Samele e il giovane Enrico Berrè, ripresosi dall'infortunio subito a Trieste durante gli assoluti di inizio mese.

La scuola est europea è dominante anche nella sciabola femminile: dati alla mano, l'ultima vittoria di una sciabolatrice che non fosse nata in quei lidi risale al 2003, Europei di Bourges dove a trionfare fu la nostra Ilaria Bianco. Poi fu la volta della polacca Alexandra Socha, l'unica est-europea a spezzare il duopolio Russia/Ucraina che dal 2005 si spartisce il trono della sciabola europea al femminile: per le russe han vinto Fedorkina (2005, 2007), Kormilltsyna (2010) e Velikaya (2006,2008). I titoli a Kiev li ha invece portati la fenomenale Kharlan, che è anche la campionessa uscente. In finale a Legnano la greca Vougiouka andò molto vicino a batterla ma si dovette arrendere all'ultima stoccata.

Sono cinque le ragazze in partenza per Zagabria: Ilaria Bianco (per lei solo la gara individuale), Rossella Gregorio, Lucrezia Sinigaglia (solo per la gara a squadre), Livia Stagni (che si è guadagnata il posto a scapito di Martina Petraglia) e Irene Vecchi. La livornese e la pisana Ilaria Bianco sono le uniche reduci dall'edizione dell'anno passato, dove vinsero un bel bronzo nella prova a squadre coadiuvate da Gioia Marzocca (la quale ha di recente annunciato il suo addio alle gare internazionali) e Alessandra Lucchino. L'italsciabola femminile vanta, nel 2011 a Sheffield, una medaglia d'oro proprio nella prova a squadre: in quell'occasione fu Paola Guarneri la quarta componente del quartetto.

Fioretto a tutto Dream Team - Pur nel monopolio russo, l'italfioretto non aveva tradito le attese a Legnano: oltre al bronzo di Arianna Errigo a tingere di una macchia azzurra un podio tutto russo che aveva visto la vittoria di Inna Deriglazova davanti alle connazionali Gafurzianova e Korobeynikova, erano infatti arrivati i trionfi nelle gare a squadre tanto al maschile quanto al femminile. Se il quartetto al maschile (lo stesso che poi avrebbe vinto l'oro a Londra) è immutato rispetto all'anno scorso, con Andrea Cassarà (rimessosi dall'infortunio patito a Tokyo), Andrea Baldini, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte, il quartetto femminile cambia due effettivi e presenta Bendetta Durando e Carolina Erba al posto di Valentina Vezzali e Ilaria Salvatori. Punti fermi naturalmente Elisa Di Francisca ed Arianna Errigo, fresca di trionfo ai campionati italiani, dove fra l'altro si è messa in luce anche come sciabolatrice, tirando per i Carabinieri nella prova a squadre. Detto del triplete russo in campo femminile, l'anno scorso fu vittoria russa anche in campo maschile con l'affermazione di Cheremisinov: e proprio Italia- Russia sarà il filo conduttore dei duelli in punta di fioretto a Zagabria come a Budapet, con le grandi sfide Errigo/Deriglazova e Cassarà/Cheremisinov che hanno caratterizzato l'intera stagione di Coppa del Mondo e che vivranno in queste ultime occasioni il redde rationem finale.

Nel frattempo si rivede Valentina Vezzali: la jesina, 38 anni e fresca di parto dopo aver dato alla luce il suo secondogenito Andrea, è infatti già tornata a calcare la pedana nel corso del ritiro collegiale di Norcia e ha già effettuato lezioni col fidato maestro Giulio Tomassini: il suo obiettivo è ben chiaro, ovvero tornare a gareggiare in occasione dei prossimi Mondiali di Budapest e provare ad arricchire una carriera già di per sè da leggenda con un'altra grande impresa, a cui del resto non sarebbe nuova. Dopotutto, da una che nel 2005 vince un oro Mondiale a quattro mesi dalla nascita del suo primo figlio, che perde  solo di misura un Mondiale pur tirando con un legamento del ginocchio rotto e che conquista un bronzo olimpico pur trovandosi sotto di 4 stoccate a dodici secondi dalla fine - solo per citare le sue gare più belle - bisogna aspettarsi di tutto.

Pizzo e Taglia guidano gli spadisti - Per quello che riguarda la spada, per la gara maschile il ct Cuomo ha scelto Paolo Pizzo, Matteo Tagliariol (rimasto negli ultimi tempi a riposo precauzionale per non sforzare la mano infortunata che ancora gli crea problemi), Enrico Garozzo e Diego Confalonieri. Fra le ragazze, convocate Rossella Fiamingo (anche lei fresca di vittoria agli assoluti), Bianca Del Carretto, Francesca Quondamcarlo e Giulia Rizzi. Questi otto alteti hanno l'arduo compito di spezzare un digiuno continentale che per l'Italia dura da veramente troppo tempo: a livello maschile l'ultima vittoria è datata 1981 e reca la firma di Angelo Mazzoni, che ora come tecnico fa la fortuna della Svizzera; a livello femminile l'ultima vittoria italiana é di Elisa Uga, datata 1998 (Plovdiv). L'anno scorso si affermarono il russo Pavel Sukhov e la rumena Simona Gherman, brava a regolare la connazionale Maroiu nell'assalto finale.

Programma delle gare - Si comincerà domenica 16 giugno con le prove individuali di fioretto femminile e di spada maschile per proseguire il giorno dopo con le gare di sciabola femminile e fioretto maschile. Il giorno 18 sarà tempo di prova a squadre per fiorettiste e spadisti, mentre il giorno successivo si torna alle competizioni individuali, che chiudono il loro programma con la spada femminile e la sciabola maschile. Gli ultimi due giorni sono riservati alle prove a squadre: sciabolatrici e fiorettisti tornano in azione il 20, mentre il 21 concluderanno il programma di gare spadiste e sciabolatori