Margherita Granbassi è tornata e più bella notizia non ci poteva essere per la scherma azzurra, che riabbraccia una campionessa tanto talentuosa quanto sfortunata, costretta a una lunga inattività di quasi due anni dopo l'infortunio patito due anni fa e che aveva fatto temere anche un addio alle pedane per la forte triestina. Ieri l'annuncio della partecipazione alla gara di qualificazione regionale ad Ariccia, oggi la vittoria che siginifca pass per la gara nazionale di Lucca di metà maggio. 

Oro mondiale nel 2006 - Il palmarès di Margherita è di tutto rispetto: un oro mondiale individuale (conquistato a Torino nel 2006 a spese di Valentina Vezzali dopo aver già eliminato in semifinale Giovanna Trillini), a cui aggiungere un argento conquistato l'anno successivo a San Pietroburgo in un remake della finale torinese questa volta appannaggio della jesina. A squadre vanta due ori e due argenti. Nella bacheca di Margherita c'è spazio anche per due bronzi olimpici ( individuale e a squadre conquistati a Pechino 2008) e per la Coppa del Mondo assoluta di fioretto del 2005. L'ultima gara di Coppa del Mondo l'aveva disputata nel giugno del 2011, quando a San Pietroburgo finì addirittura 75esima, quindi l'intervento al ginocchio e i due anni di stop. Due anni diffiicli, duri, come lei stessa ha dichiarato in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport: "Pensare che due anni fa non riuscivo a camminare... Ed ora, eccomi qui a rimettermi in gioco. In pedana". 
Il sogno di Margherita è naturalmente quello di poter andare a Rio, alle Olimpiadi, ma è conscia che è un'impresa difficilissima, vista la concorrennza agguerrita all'interno del team femminile di fioretto: "E' il sogno (andare a Rio, ndr), spero possa trasformarsi in obiettivo. Il percorso è lungo, il gruppo delle nazionali è numerosissimo e agguerrito. Buchi per inserirmi ne vedo pochi. Ma io ci provo". 

L'urlo di Marghe - Intanto oggi ha lanciato il primo segnale alle compagne e a tutta la scherma azzurra: ad Ariccia, dove si è trovata fronteggiare una muta di giovani e agguerrite leve della scherma nostrana, le era sufficiente piazzarsi frta le prime sei per strappare il pass per Lucca, dove a metà maggio cercherà di strappare un biglietto ancora più importante, quello per gli assoluti di Trieste, la sua città natale. Ma Margherita non si è accontentata, e ad Ariccia ha vinto, urlando a tutti che è tornata: la Granbassi a 33 anni non ha intenzione di mollare anzi, rilancia la sifda e l'idea è che in molte dovranno fare ancora i conti  con la fiorettista triestina. Una Granbassi naturalmente raggiante dopo la gara, come dichiarato da lei stessa all'Ansa: "Non era importante il risultato ma capire se ho ancora i numeri per tornare ad essere un’atleta competitiva. Oggi ho capito di essere sulla buona strada, anche se il lavoro da fare é ancora tanto". In attesa di vedere se la seconda vita schermistica di Margherita avrà il lieto fine, magari proprio nella sua natale Trieste (lo sport sa regalare intrecci del destino meravigliosi) , non resta che darle il bentornato e farle il più grosso in bocca al lupo.