La categoria minore del Motomondiale è pronta a partire alla ricerca di un nuovo re dopo l'abdicazione di Brad Binder, andato a cercare miglior fortuna in Moto2 con il Team Red Bull KTM Ajo. I candidati, come ogni anno, sono molti ma questa volta la folta pattuglia italiana presenta almeno tre candidati al trono: Enea Bastianini, Nicolò Bulega e Romano Fenati.

The Italian Job

Fenati torna a gareggiare in Moto3 dopo il burrascoso addio allo Sky VR 46 Racing Team dello scorso anno e lo fa con lo Snipers Team. Il pilota ascolano si è mostrato competitivo sin dai primi test privati di Valencia e ha continuato a fare bene anche durante i test ufficiali IRTA di Jerez, Valencia e ora anche di Losail dove ha chiuso al primo posto l'ultimo giorno. L'esperienza maturata nella categoria e la buona moto fornita dal suo team lo proiettano tra i favoriti al titolo.

Proverà a vincere il suo primo titolo mondiale anche Nicolò Bulega, ex compagno di Fenati al Team Sky. Il pilota di Montecchio ha sorpreso tutti lo scorso anno, mostrando un talento fuori dal comune, ora però deve mostrare di avere anche la costanza per vincere un campionato del mondo. I test hanno rivelato un pacchetto moto-pilota competitivo, tanto che Bulega ha dominato i test di Jerez e si è ben comportato in Qatar, ma come detto per vincere il mondiale serve anche la regolarità in gara, mancata lo scorso anno al giovane italiano che ha perso il titolo di Rookie of the Year a favore di Mir nell'ultima gara a Valencia. 

Bulega in azione nei test di Losail | Photo: MotoGp.com

Dei tre piloti elencati, Enea Bastianini, è probabilmente quello con meno chance. Il Bestia non è stato molto brillante nei test precampionato, ma è comunque il vice campione del mondo in carica e per questo va inserito nella rosa dei favoriti. I quindici podi in tre anni fanno di lui uno dei piloti più esperti nella bagarre della Moto3, che spesso si decide all'ultimo giro di gara e in un'annata che appare molto combattuta questa attitudine potrebbe fare la differenza. 

Oltre ai tre italiani elencati qui sopra, la pattuglia azzurra è composta da altri sette piloti, alcuni che possono ambire a delle vittorie, altri che sono all'esordio in categoria. Tra chi può ottenere dei successi parziali ci sono sicuramente Niccolò Antonelli, Fabio Di Giannantonio e Andrea Migno. Il primo ha cambiato moto salendo in sella alla KTM del Team Ajo, storicamente una delle più competitive del lotto e si sta ancora adattando alla moto della casa austriaca. Sono invece rimasti alla guida della stessa moto Di Giannantonio e Migno. Il Diggia dopo l'ottima stagione d'esordio è pronto a fare il successivo step, provando a competere per il titolo mondiale, anche se parte decisamente dietro ai tre piloti elencati sopra. Per Migno invece il discorso è differente. Il pilota del Team Sky non è ancora pronto per competere ad alti livelli e farà da gregario a Bulega, anche se nessuno gli impedirà di vincere qualche gara, magari quella di casa a Misano. Sono invece all'esordio nel motomondiale Marco Bezzecchi, Tony Arbolino e Manuel Pagliani, mentre Lorenzo Dalla Porta è chiamato al salto di qualità se in futuro vorrà approdare in Moto2. 

Fabio Di Giannantonio durante i test di Losail | Photo: motograndprix.it

Gli avversari 

Ovviamente, però, il discorso non sarà limitato ai piloti italiani. Sono fondamentalmente tre i driver stranieri a poter ambire al titolo di Moto3: Joan Mir, Bo Bendsnyder e Aron Canet. Mir ha vinto il titolo di Rookie of the Year nella scorsa stagione ed in sella alla sua moto del Team Leopard Racing è uno dei principali candidati alla vittoria finale. L'altro spagnolo del lotto, Canet, dopo una prima stagione costellata di top ten, ma anche di ritiri (ben sette) è chiamato a rivelare tutto il suo talento e la sua intelligenza dimostrando di aver capito che è più importante ottenere punti, piuttosto che cadere per avanzare di una posizione in classifica. 

L'olandese Bendsnyder è invece la sorpresa dei test pre-campionato. Il 18enne di Rotterdam ha attirato le attenzioni di tutti gli addetti ai lavori grazie alle ottime prestazioni fatte registrare ai testi di Valencia. Forse è presto per vederlo nella lotta al titolo, ma sicuramente sarà una presenza costante nelle prime posizioni di gara.