Dopo la gara tattica di Misano, ad Aragon è tornato il vero spettacolo della Moto3 con un gruppo di undici piloti a giocarsi il podio fino a quattro giri dalla fine. Il vincitore di giornata è Navarro, autore di un weekend quasi perfetto a cui è mancata solo la pole position, ma oggi è il Binder-Day. Il pilota Ktm infatti grazie alla seconda posizione ottenuta sul traguardo si è laureato campione del mondo 2016 ed è il primo pilota sudafricano a riuscirci. Alle sue spalle però continua la lotta per il titolo di vice campione del mondo tra Bastianini e Navarro, con quest'ultimo in vantaggio sull'italiano.
LA CRONACA - Partenza ottima di Bastianini che mantiene la prima posizione su Navarro e Oettl, mentre gli altri italiani stentano. A causa di una carambola con la moto di Kornfeil esce subito dalla gara Nicolò Bulega che con questo zero vede diminuire di molto le possibilità di diventare il vice campione del mondo. Dopo due giri si crea subito il buco con i primi sei che si avvantaggiano sul resto del gruppone, mentre Bastianini e Navarro collaborano per provare ad allontanare Binder.
Dopo quattro tornate però Binder riesce a rientrare sulla coppia al comando trainando con sé anche Oettl, Canet e Rodrigo ed un giro dopo, grazie al ritmo imposto da Di Giannantonio, anche il gruppone che comprendeva i piloti fino all'undicesimo piazza riesce a rientrare sui primi, complicando la gara di Binder a cui serve un secondo posto per diventare campione del mondo.
Da quel momento inizia il divertimento targato Moto3: sorpassi ad ogni curva, nessuna tattica e tanto, tanto, divertimento. Il protagonista principale dei primi giri a gruppo compatto è Fabio Di Giannantonio, autore di diversi sorpassi, tra cui quello spettacolare su Navarro alla prima curva, che lo hanno portato fino alla prima posizione a metà gara. Binder però non è uno che demorde e poco dopo si riprende la leadership della corsa provando ad allungare il gruppo per eliminare le ultime ruote dalla lotta per il podio finale riuscendo a far staccare solo Guevara e Rodrigo. I sorpassi e la bagarre continua ed a pagarne il prezzo a sette giri dalla fine è proprio il sudafricano che in tre curve passa dalla prima alla quarta posizione subendo il sorpasso aggressivo di “Diggia” e poi quelli di Bastianini e Navarro.
La velocità della Ktm di Binder, unita al lungo rettilineo di Aragon, però gli permettere di superare in un colpo solo Navarro, Bastianini e Di Giannantonio e quindi di ritornare in testa a cinque dalla fine e, nel giro successivo, di spaccare il gruppo trainandosi dietro solo i tre piloti sopracitati. La gara quindi diventa pura tattica con Binder che dimostra di avere un'accelerazione spaventosa, ma a tre dalla fine il sudafricano va largo in curva sedici perdendo tutte e tre le posizioni transitando sul traguardo al quarto posto. All'ultimo giro la situazione vede Bastianini in testa, seguito da Binder, Navarro e Di Giannantonio.
Il prossimo campione del mondo viene superato in curva 3 da Navarro, ma il punto chiave è ancora una volta il lungo rettilineo tra la curva quindici e la sedici: esce Bastianini in testa, Navarro sfrutta a dovere la scia dell'italiano ma ancora di più la sfrutta Binder che gira in prima posizione alla curva sedici. Il pilota Ktm però va un po' largo permettendo a Navarro di superarlo all'interno. Si arriva quindi sul rettilineo finale con lo spagnolo in testa, Binder in seconda posizione e Bastianini in terza: Enea prova a sfruttare la scia per conquistare il secondo posto sul podio, ma la moto del sudafricano ha un'accelerazione troppo forte e la gara si conclude con le stesse posizioni. Grazie alla seconda posizione Brad Binder conquista matematicamente il titolo di campione del mondo, è il primo sudafricano a conquistare il titolo della Moto3.