Una Juventus mentalmente solidissima batte 3-1 l'Atalanta. Gli orobici di Gasperini mancano una vittoria che tutto sommato avrebbero meritato. Dopo un primo tempo equilibrato, i nerazzurri sbloccano la sfida con Gosens. La Juventus soffre ma, grazie anche a un po' di fortuna, pareggia con Higuain. L'1-1 anima gli ospiti, che all'82' passano in vantaggio ancora col Pipita. Nel finale di gara è Dybala a calare il tris. Juventus che si conferma prima e sale a quota 35, Atalanta ferma a 22.
Padroni di casa che scendono in campo con il solito 3-4-2-1. Davanti a Gollini, difesa a tre composta da Toloi, Palomino e Djimsiti. In mediana, spazio a Gosens e De Roon, con Hateboer e Gosens ai lati in qualità di esterni di centrocampo. Dietro la prima punta Barrow, spazio a Pasalic e al Papu Gomez. Consueto 4-3-1-2 per gli ospiti, con Sarri che conferma la coppia offensiva "in HD" Higuain-Dybala. Szczesny in porta, protetto dai centrali Bonucci e De Ligt, con Cuadrado e De Sciglio ai lati. Torna Pjanic in cabina di regia, affiancato dalle mezzali Khedira e Bentancur. Confermato, infine, Bernardeschi come trequartista.
Gara inizialmente equilibrata. Le due formazioni cercano di mettere pressione alle rispettive difese, senza però accelerare eccessivamente. Al terzo, Atalanta pericolosa da corner: Djimsiti salta ma non trova lo specchio della porta. La Juventus pressa bene ma non trova il varco giusto. Al dodicesimo, sugli sviluppi di un corner, Bernardeschi ci prova dalla distanza ma spara altissimo. Al quarto d'ora, però, sono i bergamaschi a sprecare una clamorosa occasione. A causa di un tocco di mano di Khedira, infatti, Barrow ha sui piedi la chance del vantaggio ma, dal dischetto, colpisce la traversa. L'errore non abbatte però l'Atalanta, che al ventunesimo potrebbe segnare con Pasalic. Ma la risposta di Szczesny è miracolosa e la Juventus si salva. Tre minuti dopo, Hateboer colpisce a botta sicura ma trova il muro umano formato da Bonucci e De Sciglio.
Nella seconda parte di primo tempo, la Juventus alza il proprio baricentro e riesce ad allungarsi. Al 36' buona occasione per Gonzalo Higuain, il cui tiro viene però deviato da un centrale orobico. La sfera è preda di Gollini. Cinque minuti dopo, punizione non precisa di Pjanic che, dalla distanza, non trova lo specchio della porta. L'ultima fase di primo tempo, complice sia le condizioni del terreno di gioco che qualche fallo di troppo, non regala molte emozioni. La Juventus manca del mordente giusto per rendersi pericolosa, l'Atalanta non riesce ad arrivare dalle parti di Szczesny. C'è però ancora tempo per un ultimo squillo, al 47'. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, Gomez la mette bassa in mezzo e pesca Djimsiti, che manca del tap-in di tacco.
Seconda frazione che comincia con i bergamaschi molto pericolosi. L'Atalanta arriva spesso sulla trequarti ma, complice anche qualche palleggio errato di troppo da parte di Barrow, manca del tocco finale. Il classe '98 si riscatta però al 55'. Il gambiano è infatti bravissimo nel servire Gosens che, tutto solo, colpisce di testa e batte Szczesny. Dopo il goal si assiste ad una fase di stallo a causa di qualche cambio adottato dalle due formazioni. Al 62' si allunga l'Atalanta, Muriel riceve e tira ma De Ligt in scivolata salva tutto. Sessanta secondi dopo, tiro-cross insidiosissimo del Papu, Szczesny a terra gli dice di no. La Juventus è in bambola e non riesce a uscire. Tatticamente, i bianconeri soffrono sugli esterni e vengono schiacciati.
Quando manca il gioco, è la Dea Bendata ad aiutare la Signora. Al 73' infatti, sugli sviluppi di un'azione abbastanza convulsa, la Juventus pareggia con un tiro di Higuain deviato da Toloi. Il Pipita ci prova una volta e cicca, la palla torna da lui e, senza pensarci due volte, scarica un mancino imprendibile per Gollini a causa appunto della deviazione del centrale orobico. Scossa Atalanta tre minuti dopo, con Muriel che dalla distanza impegna Szczesny in una parata abbastanza ostica. Il goal è il motore che spinge la Juve addirittura a raddoppiare. Il Pipita, dopo una bell'azione avviata da Cuadrado, riceve in mezzo e segna a rimorchio. Gollini non può nulla, Juve in visibilio ma grandi proteste orobiche per un tocco di mano di Cuadrado a inizio azione. La fase finale di gara regala il terzo goal alla Juventus. Al 92', Paulo Dybala prende palla e, dopo una buona progressione, beffa Gollini sul primo palo. La gara non regala altre emozioni e termina 1-3. Migliore in campo per i padroni di casa, Pasalic. Per gli ospiti in evidenza Dybala.