Chiusa la telenovela di mercato durata quasi un mese, Matthijs de Ligt è stato ufficializzato ieri mattina dalla Juventus. Un colpo stratosferico quello della società bianconera che si è assicurata le prestazioni del giovanissimo difensore olandese, il quale era seguito anche dalle altre big europee. L'ormai ex difensore dell'Ajax ha già avuto un primo contatto con i suoi nuovi tifosi nella giornata di ieri, mentre questa mattina ha risposto alle sue prime domande da giocatore della Juventus.
La prima domanda riguardava quanto influisse l'essere fuoriclasse mentalmente: "Ho giocato tanti minuti sul campo con l'Ajax, ho già tanta esperienza, ma voglio imparare ancora tanto dagli altri giocatori".
La seconda era sulle sensazioni dell'arrivo a Torino e il suo primo trasferimento: "È un grande passo, il primo che faccio fuori dal mio paese. Mi devo abituare, ma è stato un grande onore vedere tutti i tifosi della Juventus che mi davano il benvenuto. Spero di ripagare tutto il loro entusiasmo".
La terza domanda riguarda il momento in cui Cristiano Ronaldo gli ha chiesto di raggiungerlo alla Juventus: "Stavo cercando di capire in che club volessi andare. Alla fine della stagione pensavo di riposarmi e stavo pensando in quale squadra andare a giocare, ero sicuro fosse la Juventus e vedere uno come Cristiano Ronaldo chiedermi di giocare con lui è stato un grande complimento".
Sulla decisione di trasferirsi alla Juventus: "Era una decisione ponderata, sapevo che avrei aspettato la fine della vacanza, ma avevo già detto di voler trasferirmi qui, fuori dalla mia nazione e l'ho deciso dopo la prima finale".
La quinta domanda era sulla telefonata a Maurizio Sarri ed il suo modo di fare calcio. "Si, gli ho parlato brevemente al telefono per cominciare a conoscerci. È uno dei motivi per cui volevo venire qui, per la sua filosofia, per come prepara la difesa".
Sulla foto di lui con la maglia della Juventus da piccolo. "Si, credo che avevo sette anni e se sei un difensore sai già quale giocatore ammiri e all'epoca era Fabio Cannavaro, campione del mondo nel 2006 e pallone d'oro. Sono sempre stato un fan della Juventus".
Che impressione gli ha fatto la Juventus e i suoi tifosi ? "Abbiamo giocato qui con l'Ajax e sono rimasto sorpreso da tutti i tifosi. Era un'atmosfera eccezionale e sarà una grande sfida giocare con loro".
La domanda successiva era sulla Champions League, il cui obiettivo è vincerla. "Ci sono tre competizioni, quattro con la Supercoppa. Vedremo partita per partita, ovviamente vogliamo vincere tutto. La Juventus vuole vincere, questa è la mentalità".
Matthijs de Ligt ha spiegato perché ha scelto la Juventus "È stato un processo lungo. Mi guardavo intorno per capire cosa fosse meglio, l'Italia ha una grande tradizione difensiva. Penso ai difensori azzurri nella storia e la Juventus mi ha dimostrato di credere in me e sono orgoglioso di farne parte".
Quali sono gli attaccanti più difficili da marcare e le difficoltà contro gli attaccanti bianconeri. "Ci sono diversi attaccanti. Ovviamente Cristiano Ronaldo, anche Mandzukic che è forte e determinato. Douglas Costa è molto veloce. Ognuno ha le proprie peculiarità ed ogni volta è una sfida marcare i giocatori avversari".
Gli è stato chiesto, inoltre, cosa può dare alla Juventus e alla Serie A: "Si è sempre parlato di costruire in Olanda. Qui in Italia penso di dare una mano a loro e loro a me".
Segna, s'inserisce e difende benissimo. Qual è l'aspetto che vuole migliorare il giovane olandese ? "Grazie per i complimenti, ora che sono alla Juventus sono ancora giovane e ho grande margine di miglioramento. Ci sono delle differenza tra l'Ajax e qui, ma voglio lavorare duramente giorno per giorno, è una sfida venire qua e voglio migliorare".
Con i suoi 75 milioni è il più caro della storia della Juventus dopo Gonzalo Higuain e Cristiano Ronaldo. Quanto pesa il prezzo per lui ? "La pressione è normale nel calcio. È importante, per essere un grande giocatore bisogna saperla gestire. Sul campo so vedrà quanto riuscirò a fare".
Cosa significa per lui il suo numero di maglia. "Il numero 4 è speciale per me, fin da giovane giocavo con questo. Alla Juventus era libero e ho sentito storie positive.
All'Ajax l'età media era più giovane considerati i vari De Jong, Van de Beek o Neres. Alla Juventus la leadership ha un'eta più alta. Cosa significa per lui ? "È diverso dall'Ajax, c'erano tanti giocatori giovani. Qua hanno più esperienza e per me è importante imparare da loro giorno per giorno da Buffon, Chiellini o Ronaldo.
L'ultima domanda riguarda i suoi obiettivi personali. "La cosa più importante è adattarmi alla nuova squadra, al nuovo paese. Voglio migliorare e mostrare quello che posso fare sul campo".