Sembra un film da un finale a sorpresa e tutto da scrivere. Appurato che la Juventus cerchi un secondo portiere considerata la richiesta di Perin di andare altrove per giocare con continuità visti gli Europei del 2020, i bianconeri starebbero pensando ad un clamoroso ritorno. Non è Pogba il giocatore in questione (pista che rimane complicata per vari motivi legati ai costi), ma sarebbe Gianluigi Buffon. Sì, proprio quel Buffon: quello che due stagioni fa annunciò il suo ritiro dal calcio giocato commuovendo i tifosi della Juventus e dell'Allianz Stadium in un saluto toccante ad una bandiera dell'orgoglio post Calciopoli, andando poi a Parigi e al PSG per provare a vincere la Champions e che ora pare poter tornare a casa.
Torna a casa, Gigi, per parafrasare un famoso film che parlava di un cane, ma il portiere quarantenne non ha mai dimenticato la sua casa. Quello stadio che batteva per lui, quarantamila cuori bianconeri che si identificano in lui e nel suo numero uno. Buffon è la Juventus e lo è stato sempre, da quando ha accettato di scendere in B da campione del mondo e giocare sul campo di Rimini. Gigi è la Juventinità e i tifosi lo sanno bene: il portiere torna per aiutare anche Sarri, per iniziare un nuovo corso in bianconero da secondo portiere. Il titolare rimane il polacco Szczesny senza nessun dubbio, ma Buffon sarà pronto a sostenere l'amico e collega ed incitarlo come ha sempre fatto anche a ruoli invertiti. Sarri avrà due personalità forti e importanti per adattarsi allo stile Juventus: due collaboratori importanti come Buffon e Barzagli che rappresentano la Juventus e che sanno cosa vuol dire vivere e respirare la Juventus. Torino bianconera è abituata bene, vince spesso tutto e subito e hai poco tempo per capire la piazza.
Se vinci sei uno da Juve, se perdi no e Sarri dovrà farci i conti con una piazza che non perdona nulla e che ha fatto una filosofia di vita il motto del Presidentissimo Boniperti: "Vincere non è importante, ma l'unica cosa che conta". Buffon dovrà essere bravo a mettersi a disposizione del nuovo allenatore, fargli carpire ogni minimo segreto di Torino e della Juventus e costruirgli attorno una relativa tranquillità. Deve imparare a mettere lui in primis la faccia come ha sempre fatto nelle sconfitte, moderando forse un po il linguaggio rispetto allo sfogo post Real a Madrid, ma deve fare un po da paracritiche a Sarri, qualora arrivassero dai tifosi e dai media. Bentornato Capitano Buffon alla Juventus e bentornato a casa immensa leggenda bianconera.