Juventus contro Torino non è mai un derby banale. Simboleggia una città che si spacca, l'orgoglio di due tifoserie calde e combattive, il derby dove scende in campo il cuore e la voglia, la partita di una città che si ritrova per onorare il derby più bello d'Italia. Juve contro Torino significa tanto in questa data, un giorno prima della ricorrenza della tragedia di Superga, dove persero la vita gli invincibili e a cui domani noi di Vavel egaleremo uno speciale. La Juve perde Emre Can e deve fare i conti con una situazione terribile a livello di infermieria: spazio a Kean in attacco con Bernardeschi e Ronaldo. A centrocampo torna Cuadrado. Nel Torino, Iago assente e fiducia a Berenguer.

CRONACA DELLA PARTITA

Il primo tempo si dimostra da subito equilibrato: il Torino pressa e difende in modo attento, la Juve fa una fatica bestiale ad uscire. Il Toro comincia a crederci e spinge al massimo e al 18' Lukic approfitta di un errore di Pjanic che perde palla e con una conclusione  a giro batte il portiere della Juve. Al 22' Ronaldo (unico che ci prova davvero) calcia dai 25 metri, palla sul fondo. Il primo tempo nettamente di marca granata e i bianconeri sembrano nettamente con la testa in vacanza.

Nella ripresa si sveglia la squadra di casa: Spinazzola è imprendibile e decide di fare tutto da solo e la difesa del Torino lo regge davvero a fatica. 61', il terzino sbaglia un tiro che esce di poco a lato. Il Torino tende davvero a chiudersi troppo e non esce e non crea davvero più nulla e la Juve trova il pareggio all'84': Ronaldo stacca di testa su Bremer con una elevazione pazzesca e insacca il cross di Spinazzola, dopo la bella discesa del difensore.  Il Torino vede la Champions e recrimina in un derby giocato ad alti livelli con una squadra fisica e di carattere. La Juve è l'apoteosi di tutte le critiche mosse ad Allegri: squadra stanca, distratta, senza gioco, poche discese (solo Spinazzola spinge) e il solito Cristiano che predica calcio in un deserto di idee e gioco.