La vittoria di ieri della Lazio ha costretto Roma e Chievo Verona a vincere. Sembra assurdo ma è così. I giallorossi di Eusebio Di Francesco dovranno conquistare i tre punti per agganciare i biancocelesti al quarto posto in classifica. I clivensi avranno invece la ghiotta chance per rosicchiare tre punti a un'altra formazione impelagata nella lotta salvezza. Le premesse per una sfida interessante ci sono tutte. Data la sproporzione delle forze in campo, si prevede un match ruvido e spigoloso, con il Chievo Verona pronto a chiudersi a riccio e ripartire se la Roma dovesse scoprirsi in attacco. Per contro, i giallorossi cercheranno di scardinare i gialloblu nel più breve tempo possibile, inserendo poi il pilota automatico fino al novantesimo. Non bisognerà però sprecare le occasioni che si costruiranno.
Eusebio Di Francesco in conferenza stampa ha sottolineato proprio questo "tallone d'Achille" della sua rosa: "Noi spesso abbiamo dominato le partite, ma non le abbiamo chiuse. Dobbiamo essere più cinici e fare la fase difensiva come quella contro il Milan, visto che poi con una fase difensiva così, potremmo vincere queste partite". In seguito, il tecnico ha parlato anche di alcune scelte di formazione: "Olsen non sarà convocato per un problema al polpaccio. Manolas anche non sarà convocato per un problema al pube. Per il resto è da valutare solo De Rossi che rientrato dopo 90′ e non è nelle condizioni ottimale per affrontare più impegni ravvicinati. Abbiano recuperato Jesus".
Ecco che dunque la formazione della Roma assume contorni più definiti. Dato per certo il 4-2-3-1, in mediana spazio a N'Zonzi e Cristante. Squalificato Lorenzo Pellegrini e ancora non al top Daniele De Rossi. Non convocato Olsen, spazio dunque a Mirante. Davanti all'ex Bologna, difesa a quattro composta da Karsdorp, Fazio, Marcano e Kolarov. Il laterale olandese è però in ballottaggio con Santon. Grande incertezza in avanti, dove gli unici certi del posto sono Dzeko e Zaniolo alle sue spalle. Schick e Florenzi si giocano la maglia a destra, sulla corsia mancina ballottaggio tra Kluivert e El Shaarawy.
Molto più equilibrato il Chievo Verona di Di Carlo. Il tecnico gialloblu dovrebbe schierare i suoi con il 4-3-1-2. Davanti a Sorrentino, difesa a quattro composta da Bani, Rossettini, Barba e Jaroszynski. Il laterale mancino è in ballottaggio con Depaoli. Il giovane prodotto del vivaio si gioca una maglia anche con Kiyne a centrocampo, poche sorprese negli altri ruoli. In mediana spazio infatti a Dioussé e Hatemaj, a sinistra confermato logicamente Giaccherini. Stepinski scenderà in campo in attacco, duello tra Meggiorini e Djordjevic per l'altro posto nel tandem offensivo.
Nonostante l'inferiorità tecnica, Mimmo Di Carlo ha caricato l'ambiente: "È una partita che va affrontata con maturità, e va alzato il livello di attenzione per ogni secondo. Qualche volta abbassiamo la concentrazione, quindi chiedo alla squadra più maturità. E’ chiaro che sono più forti individualmente, lo sappiamo, ma dobbiamo essere più forti come squadra. Sono convinto, faremo una prestazione straordinaria per mettere la Roma ko. Sarà una bella partita, ma ci sarà soprattutto un Chievo che sta bene e che deve continuare a sognare". Un passaggio sull'infortunato Pellissier: "Dispiace non avere Sergio Pellissier, ma mancherà solo in campo. Speriamo che il suo sostituto faccia bene ma ne sono convinto".
Le sfide tra Chievo e Roma hanno, come previsto, sorriso spesso ai giallorossi. Negli ultimi cinque incroci, i giallorossi hanno vinto tre volte e pareggiato due. L'ultimo successo del Chievo al "Bentegodi" è datato addirittura 2012. Inutile dire che il marcatore di allora fu Sergio Pellissier. Ora le forze in campo sono diverse. La Roma è una rosa talentuosa nonostante il suo essere altalenante, il Chievo cerca disperatamente punti per evitare una retrocessione praticamente annunciata a inizio stagione.