Nell'anno in cui tutti i riflettori sono puntati sulla prima stagione in Serie A di Cristiano Ronaldo, nel nostro campionato iniziano a farsi notare ragazzi di notevoli qualità e che nei prossimi anni potranno diventare dei veri e propri top player. Se nelle scorse annate soprattutto le squadre medio-piccole si prendevano la responsabilità di buttare nella mischia giocatori molto giovani, nel corso di questi primi quattro mesi della stagione 18/19 anche le big hanno deciso di svelare la loro linea verde, mettendo in mostra dei talenti che oggi molte società straniere ci invidiano e provano a contenderci nel corso del mercato. A meno di una settimana dall'inizio del girone di ritorno, la Redazione di VAVEL Italia ha deciso di analizzare i migliori U23 che stanno venendo fuori nella nostra Serie A, snocciolando le statistiche della prima fase di campionato.
Le Big
Come detto, in questo campionato non solo le squadre di fascia inferiore hanno deciso di puntare sui giovani ma anche le big del nostro campionato, a partire proprio dalla Juve di Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano, anche in virtù dei diversi infortuni che hanno martoriato la mediana bianconera, ha deciso di puntare molto su Rodrigo Bentancur, uruguaiano classe '97: quindici presenze nel girone d'andata, quasi tutte da titolare e prestazioni in crescita di partita in partita. Con lui Allegri ha trovato quella valida, validissima alternativa a Khedira, fatta di qualità e ottimi inserimenti (due i gol segnati fino ad ora). Da migliorare è senza dubbio l'aspetto disciplinare: troppe volte l'irruenza porta l'uruguaiano a prendersi l'ammonizione.
In una posizione simile, ma non troppo, a quella di Bentancur c'è senza dubbio l'imposizione in casa Napoli di Fabian Ruiz: jolly che Ancelotti impiega spesso da quarto di centrocampo, ma anche da interno, sfruttando sempre quelle sue doti di lettura degli spazi che lo portano spesso davanti alla porta (quattro gol in stagione, l'ultimo ieri sera in Coppa Italia). Numeri non banali, se si pensa ai soli undici gettoni (di cui 6 da titolare) avuti a disposizione fino ad ora in campionato. E i numeri sono ancora meno banali se si guardano le statistiche di un 19enne come Zaniolo: arrivato sottotraccia, il fantasista ex Inter si è preso le chiavi del centrocampo della Roma nelle ultime partite, andando anche in gol contro il Sassuolo nel penultimo match dell'anno. Una media di 6,3 a partita per un ragazzo che ha già debuttato sia in Champions che in Nazionale maggiore: da tener particolarmente sott'occhio quindi.
Ma tra la fantasia e la tecnica dei centrocampisti, spiccano anche le qualità difensive di un centrale difensivo e di un portiere, che nel nostro campionato sono già conosciuti. Partiamo da Skriniar: il difensore del'Inter è ormai una colonna della squadra di Spalletti, con 17 presenze in questa stagione, tutte da titolare. I passi in avanti sono stati fatti soprattutto in campo europeo, dove il crash test è andato a buon fine e imponendosi a livello mondiale come uno dei top nel proprio repertorio. C'è poi Donnarumma, che della nostra Serie A è quasi un veterano ma che in questa stagione è maturato dal punto di vista mentale, è lucido nei momenti più delicati e, non per ultimo, si è preso la titolarità tra i pali della Nazionale. Niente male, se pensiamo i soli 19 anni.
Chiesa, Piatek e non solo
Ci sono poi le squadre che navigano a metà classifica, dove spesso si mettono in mostra numerosi giocatori interessanti. Tra questi c'è senza dubbio Federico Chiesa, perno della Fiorentina sul quale ci sono le attenzione delle big del nostro campionato. Tutto ciò dovuto al'ottima prima fase di stagione, con 5 gol e 5 assist tra campionato e Coppa Italia in una squadra che vive di numerosi alti e bassi: il figlio d'arte della Viola però non va quasi mai ad intermittenza e lo giustifica la media altissima che sfiora il 6,5. Chi invece va oltre questa soglia è Krzysztof Piatek, che ha superato anche ogni aspettativa: dopo l'avvio lampo in campionato il polacco ha leggermente frenato ma i 13 gol in 19 gare non sono per niente pochi, soprattutto se fatti alla prima esperienza in Serie A e in una piazza da sempre difficile come Genova. I numeri sono ancora più sorprendenti se si conta anche la Coppa Italia, arrivando a toccare quota 19 gol in 21 presenze stagionali, e per questo motivo Inter, Juve e soprattutto Milan hanno messo gli occhi su di lui, ma Preziosi non sembra voler lasciare partire il suo bomber così facilmente.
Tornando a guardare tra gli italiani, a Bergamo sembrano aver trovato un altro gioiello da valorizzare: Gianluca Mancini. Il centrale 22enne ha preso in eredità il posto lasciato libero da Caldara, facendolo suo nel modo migliore possibile con ottime prestazioni in fase difensiva ma non solo: da sottolineare anche le 4 reti in 14 presenze, niente male per un difensore come lui. Da non dimenticare anche Barella, un altro che la nazionale se l'è presa in pianta stabile, Pellegrini e Sensi, tutti e tre da diverso tempo al centro del movimento giovanile italiano.
I giovanissimi
Occhio di riguardo anche per chi è molto sotto la soglia dei 23 anni ma che sta sorprendendo. Su tutti Hamed Traoré dell'Empoli: su di lui c'è già l'Inter, che ha potuto apprezzare poco prima la fine dell'anno le sue caratteristiche principali, ovvero dinamismo e intensità. Tra gli italiani ci sono anche Luca Pellegrini della Roma, terzino sinistro 19enne, Pinamonti, attaccante scuola Inter che a Frosinone sta facendo cose importanti, Bastoni, difensore sempre di proprietà dell'Inter, e Riccardo Sottil, altro figlio d'arte in forza alla Fiorentina. Tanti quindi i nomi che circolano nel nostro campionato che, tra qualche anno, potrà vantare di aver fatto crescere dei veri e propri campioni.