La Juventus soffre e rischia la prima sconfitta stagionale. Alla fine la pareggia 2-2 grazie al goal di un Cristiano Ronaldo entrato dalla panchina. In una gara delle prime volte, mai il portoghese aveva segnato da subentrato o di testa in Serie A, i bianconeri di Allegri rischiano tantissimo contro la bella creatura di Gasperini. Trascinata dallo strapotere fisico di Duvan Zapata, l'Atalanta mette seriamente paura alla capolista e la costringe al 2-1 per ben ventidue minuti. Un dato più unico che raro. La Juventus è stata infatti in svantaggio solo tre volte in questa stagione: con il Napoli il passivo era durato una decina di minuti, circa venti contro il Chievo alla prima giornata. Gli orobici hanno dunque portato a casa un punto e anche una bella consolazione, quella cioè di aver spinto la Juventus oltre i propri limiti.
Scesi in campo con un 4-3-3 molto fluido e pronto a tramutarsi in 4-4-2 in fase difensiva, i bianconeri aggrediscono subito la sfida con piglio deciso. Al 2' ci pensa Djimsiti a mettere in discesa il match, per la Juventus. Su un tiro di Alex Sandro alzatosi a campanile, l'intervento dell'ex Avellino è goffo e l'autogoal inevitabile. Sembra l'inizio di un trionfo a tinte bianconere e la traversa di Bentancur tre minuti dopo potrebbe essere un indizio verso questa direzione. Non è così. L'Atalanta si scrolla subito di dosso la polvere delle macerie e comincia a macinare gioco, alzando in maniera progressiva il proprio baricentro. La Juventus riesce a reggere l'urto ma mostra segni di scricchiolii, come conferma il cross teso di Gomez raccolto senza problemi da Szczesny al minuto numero nove.
L'azione parte da uno sfondamento stile rugby di Duvan Zapata. L'attaccante colombiano conferma il suo eccellente stato di forma e si carica la squadra sulle spalle, pareggiando a suo modo poco dopo. L'ex Napoli riceve infatti spalle alla porta e, superato di forza un Bonucci forse blando in marcatura, fulmina Szczesny con un missile terra-aria imparabile da distanza ravvicinata. E' la mossa che fa scoppiare la bolla. Per tutta la fine di frazione e per buona parte di ripresa, la Juventus deve infatti fare i conti con una squadra capace di tenerle testa e addirittura di passare in vantaggio al 56'. Da calcio d'angolo, la difesa bianconera è disattenta e lascia libero Duvan Zapata, solo e lucido nel battere di testa il portiere polacco. Come se non bastasse, i bianconeri si ritrovano anche sotto di un uomo a causa del doppio giallo rifilato da Banti a Bentancur.
Quando la prima sconfitta stagionale della Juventus sembra essere cosa fatta, ecco il sussulto del campione. Massimiliano Allegri stravolge l'assetto della rosa e lancia dentro Pjanic per dare geometrie e Cristiano Ronaldo per aumentare il peso offensivo dei suoi. La mossa paga e la Juventus comincia a alzare la testa, complice anche l'inevitabile calo fisico degli orobici. Il pari arriva al 78' e in maniera simile alla seconda rete di Zapata. Lasciato solo, CR7 riceve infatti da Manzukic e segna di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nel finale ci sarebbe anche spazio per il 3-2 di Bonucci, annullato però per fuorigioco. La gara finisce dunque 2-2. Un match che, al di là del punto, sancisce ancora una volta la superiorità di una rosa troppo forte per questa Serie A. Con certe aggravanti chiunque avrebbe perso. Ma non la Juventus, che grazie al successo dell'Inter si ritrova anche a +9 sul Napoli secondo. Ma questa è un'altra storia.