Accompagnato da João Cancelo, grande ex della sfida di stasera, Massimiliano Allegri ha risposto subito alla domanda se il vantaggio sul Napoli e la qualificazione agli ottavi così vicina possa abbassare la tensione: "In campionato mancano tante partite, abbiamo molti scontri diretti: l'Inter, la Roma, la Fiorentina, l'Atalanta e la Sampdoria in trasferta. I campionati sono sempre aperti. Domani cercheremo di conquistare la qualificazione e in Svizzera il primo posto. Giochiamo contro una squadra che in dieci partite ne ha perse solamente una, è in un momento psicologico differente da quello della sfida d'andata e hanno bisogno di vincere per passare il turno. Sarà difficile vincere, dovremo stare attenti e non addormentarci come contro il Manchester".
Successivamente il tecnico livornese ha risposto su una questione riguardante le palle da fermo, situazioni sulle quali la Juventus ha subito entrambe le reti nella sfida persa contro la squadra inglese tre settimane fa. "Sabato contro la Spal abbiamo segnato da calcio da fermo e abbiamo difeso bene sulle palle inattive, infatti ci abbiamo lavorato molto. È solo questione di attenzione, contro il Manchester è capitata una cosa che ogni tanto succede nel calcio, ma ci ha fatto bene perché altrimenti potevamo perdere dal Milan".
Su Paulo Dybala. "Da lui mi aspetto una grande gara come da tutti. Dobbiamo migliorare quando attacchiamo l'area considerata la nostra precisione sui passaggi".
Si è poi toccato anche il delicato argomento su Gianluca Vialli. "È un grande combattente come lo era in campo, ha mandato un messaggio straordinario. Nella vita nessuno ti regala niente e quando ci sono queste partite difficili da giocare, più importanti di quelle di calcio sono difficili da giocare e ci vuole grande carattere e voglia di sconfiggere quell'avversario. Credo che Gianluca ce la farà perché ha dimostrato tanto coraggio nel corso di questo anno e mezzo e anche nel parlarne".
Allegri ha anche parlato sulla difesa. "Domani De Sciglio è in dubbio a causa di una contusione. Domattina decideremo se portarlo in panchina o meno. Se non dovesse farcela, i tre centrali (Rugani, Benatia e Barzagli) verranno tutti con me altrimenti uno dovrà andare in tribuna. Sabato Rugani ha fatto una grande partita e sono contento poiché è uno dei miglior centrali presenti in Italia... e non solo".
Riguardo le parole di Neto, il portiere del Valencia che ha affermato che durante la sua permanenza bianconera non era né felice né sereno. "Non era semplice per lui, sarebbe stato difficile per qualsiasi estremo difensore dato che davanti aveva il più grande portiere della storia del calcio. Ha giocato tante partite, anche finali di Coppa Italia, è stato un giocatore importante perché nelle gare disputate ha fatto molto bene. Sono rimasto molto contento dei suoi due anni alla Juventus, poi è stata fatta una scelta diversa e lui sta continuando a fare bene anche alla sua attuale squadra".
La domanda sulla formazione che l'ex tecnico di Cagliari e Milan avrebbe proposto domani sera. "4-3-3 no, 4-3 e poi vediamo che casini facciamo là davanti. Rientrano Matuidi e Chiellini, però lasciare fuori Douglas Costa, Rugani e gli altri giocatori che vanno in panchina non è semplice perché stanno tutti bene sia fisicamente che mentalmente. Questo è un bel segnale, sabato hanno dato una bella risposta e Cuadrado sta anche imparando a fare il mediano destro, è importante per noi quando ci sarà bisogno di un giocatore con caratteristiche diverse quando ci sarà necessità di far riposare Pjanic. Anche Bentancur è cresciuto molto e può giocare da solo davanti alla difesa. Tra circa dieci giorni riavremo Emre (Can) e Bernardeschi. Ci saranno tante partite, ma è fondamentale che tutti avranno il loro obiettivo comune che è quello di arrivare in fondo e portare a casa qualche trofeo, o tutti i trofei. Lo speriamo, ma per fare questo ci vuole grande disponibilità l'uno con l'altro e le prestazioni della Juventus sono alte perché tutti si mettono in discussione e al servizio del compagno. Questo credo sia la cosa più importante perché altrimenti non arriveremmo da nessuna parte".
La penultima domanda, invece, affrontava il tema di cosa avrebbe preoccupato di più Allegri sulla partita di domani. "Più che preoccupare dovremo avere rispetto del Valencia, che sta attraversando un buon momento. Come ho detto prima ha perso solamente una gara delle ultime dieci. È una squadra solida che gioca molto di ripartenza e domani come noi in caso di vittoria tiene aperto la discussione qualificazione. Non è deciso nulla, solamente alle undici a partita finita sapremo se saremo qualificati, se saremo in lotta per il primo posto, ma comunque lo saremo e da lì in poi valuteremo l'ultima partita. Domani bisogna vincere".
L'ultima riguardava la crisi delle altre big d'Europa come Bayern Monaco o Real Madrid. "Innanzitutto la Champions League è diversa. Il Real Madrid lo scorso anno in questo momento stava messo peggio e aveva quindici punti di ritardo dal Barcellona. In Champions era prima come ora, domani gioca con la Roma e avrà la possibilità di chiudere il turno da prima. La squadra deve essere pronta da marzo. Noi stiamo lavorando sapendo che ora non conta niente. Non conta niente anche se siamo in testa, bisogna fare bene a marzo quando ci saranno gli ottavi di finale e ci giocheremo il campionato".