Il solito Massimiliano Allegri. Il tecnico bianconero, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato in vista del prossimo match contro la SPAL. Prima domanda, sul primo goal di Paulo Dybala in Nazionale: "Anzitutto è un passo avanti per lui. È in crescita costante, quest'anno ha iniziato molto bene, è in un ottimo stato sia fisico che mentale. La sua crescita non si deve fermare, dipende dalla volontà che ha lui". Parole importanti che non lasciano però trasparire nulla sul possibile impiego della joya: "È rientrato giovedì. Ci sono probabilità che parta dalla panchina, davanti giocheranno sicuramente Ronaldo e Mandzukic, poi vedremo. Un cambio bisogna che me lo lasci, abbiamo fuori un po' di giocatori" ha infatti sottolineato Allegri.
Passaggio quasi obbligato, poi, sull'emergenza a centrocampo: "Bisogna far giocare quelli che ci sono. Khedira è fuori, Emre Can penso che in un paio di settimane possa essere a disposizione. Matuidi torna oggi perché aveva bisogno di un paio di giorni di riposo. Pjanic e Bentancur ci sono, ci sistemeremo con chi c'è. Non siamo in emergenza. Stiamo bene, dobbiamo fare bene l'approccio alla partita: è quella dopo la sosta e in alcune circostanze abbiamo pagato in termini di pareggi o sconfitte. Domani deve darci lo slancio per la qualificazione col Valencia e poi proseguire in campionato fino a fine anno".
Da uomo di campo qual è, Allegri non si sbilancia sui prossimi avversari della SPAL: "La SPAL gioca bene, costruisce da dietro e ha belle trame di gioco. Hanno già vinto a Roma in trasferta, giocando bene. Hanno vinto in trasferta anche la prima a Bologna, fuori casa ha già fatto risultati importanti per essere una squadra che lotta per la salvezza. Poi è molto fisica, bisognerà fare una partita seria e indirizzarla nel verso giusto. Sapendo che tra le squadre di bassa classifica è una delle più difficili da affrontare: se non sei ordinato ti mettono a giro".
Sempre sornione sulla formazione, ma con un Perin titolare annunciato, Allegri passa a dire la sua su modulo e Mario Mandzukic: "Modulo? Dipende da chi c'è dietro, se Barzagli o De Sciglio. È una differenza a livello di costruzione di gioco, ci sono tante soluzioni, magari può fare Cancelo la mezzala, c'è Douglas che rientra. Mandzukic? Il calcio è fatto di alchimia, con Ronaldo hanno un'ottima intesa, come del resto con Dybala e anche quando giocano Paulo e Ronaldo si trovano bene. Quando giocano tutti e tre hanno una buona intesa, perché la squadra si esprime bene lo stesso. Dipende dalla disponibilità che danno i giocatori. Siamo sulla strada buona per arrivare a marzo nelle migliori condizioni, poi bisogna giocare per conoscersi meglio. C'è più competizione con l'arrivo di Ronaldo: tutti hanno elevato il livello di attenzione. Sono contento di quanto stiamo facendo, ma siamo soltanto all'inizio della stagione. Ora queste sette partite di campionato saranno belle e difficili, dobbiamo ancora qualificarci in Champions, c'è da fare prima di prendersi giorni di vacanze. Domani gioca Perin, visto che nessuno mi fa questa domanda".
E, su Pjanic: "È diventato talmente bravo che a un certo punto lo tolgo. Si è tolto tutti i difetti del mondo che aveva ed è diventato un giocatore serio. Inizia a vedere sul lungo perché il corto l'ha sempre avuto, a Milano ha giocato una bella partita come traiettoria di passaggio, è migliorato molto nella lettura delle palle da intercettare, che sono fondamentali per i contropiedi perché più pericolose rispetto a quelle recuperate nei contrasti. È migliorato molto in questo, ogni tanto lo tiro fuori per farlo recuperare. Poi Bentancur è cresciuto molto, mi dispiace per Khedira perché era rientrato bene, bisogna cercare di recuperarlo come Emre Can".
Un'ultima analisi, poi, sul prossimo tour de force: "Per mantenere il +6 si deve vincere. A cominciare da domani. Tra l'altro abbiamo poi anche una settimana di recupero, non è un tour de force. Poi tra Torino e Roma c'è una settimana normale. Non è un tour de force, bisogna giocare e recuperare più punti possibili. Il calendario del Napoli non so se è agevole o no, so che tutti devono vincere. Così come l'Inter. Facciamo un passetto alla volta, lavoriamo partita dopo partita".