Altra sconfitta per l'Udinese di Julio Velazquez, che non riesce nemmeno a contenere il Napoli di Ancelotti. I partenopei sono partiti dando subito il massimo, lasciando spazio poi ai bianconeri, che però hanno fallito le chance per pareggiare. Il rigore all'82' ha chiuso i giochi e il gol di Rog ha evitato anche la possibilità che succedesse l'imponderabile. Il tecnico spagnolo nella conferenza stampa post partita ha analizzato la debacle, trovando però anche degli aspetti positivi.
Per molti la prestazione è stata negativa, alla luce anche di un risultato decisamente rotondo, ma il mister la vede diversamente: "Non sono d'accordo, l'approccio è stato sbagliato, i primi 10-15 minuti abbiamo dato tante palle facili a loro, il loro primo gol è avvenuto su un errore assurdo. Poi però siamo cresciuti, all'intervallo siamo arrivati con tre palle gol nitide, Lasagna ne ha avute due, Pussetto una clamorosa. Nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta, abbiamo provato a recuperare palla alti, pressando, purtroppo il calcio è così, se prendi un gol assurdo e tu non segni vieni punito. Se guardiamo solo il risultato è ovvio che sembra tutto negativo, ma stiamo lavorando sui nostri difetti, stiamo migliorando, è ovvio che è fondamentale fare punti, ma riuscire a togliere certi errori dev'essere il primo obiettivo. Poi sicuramente alla prossima trasferta dobbiamo fare punti, questo è fuori discussione. Il calendario poi come ho già detto non è semplice".
C'è curiosità da parte di chi viene da fuori di sapere cha approccio abbia avuto Velazquez con la Serie A, parlando anche della lotta Scudetto: "Dipende dai momenti in cui mi fate la domanda, se rispondo dopo la partita con la Sampdoria dirò certe cose, dopo la Juventus altro, il calendario è stato sfortunato, dobbiamo migliorare, ma non buttiamo via tutto. Qua le squadre tendono a essere più chiuse rispetto alla Spagna, ma non si può generalizzare, perché non è la stessa cosa il Levante o il Real Madrid così come non è la stessa cosa Udinese o Juventus. Penso che abbiamo fatto meglio che contro la Juve. In questa stagione abbiamo realmente toppato solo col Bologna, oggi potevamo fare punti, il Napoli è molto forte, ma è normale, come la Juventus, ha una rosa forte e un allenatore forte, ma per il campionato il discorso è lungo".
L'episodio del fallo di Milik rivisto al VAR poteva cambiare la partita: "È un momento decisivo della partita il primo gol, perché abbiamo fatto un errore grosso, bisogna stare attenti tutta la partita".
Mandragora cambia spesso posizione, ma non perché abbia problemi a trovare il suo ruolo: "No, parliamo di uno sport collettivo, Rolando per me può giocare in posizioni diverse, il nostro play è Behrami, quindi Mandragora fa la mezzala, togliendo Behrami e avvicinando Barak a De Paul allora Mandragora lo abbasso. Dipende dai momenti della partita".
Andando oltre al cambio di modulo, ci sono stati tanti errori individuali: "Il modulo è uno, poi la dinamica della partita porta a variare, ma facciamo o tutti bene o tutti male, il mio obiettivo è essere sereno, tranquillo, con una mentalità positiva. Alleno da quando ho 22 anni, so che la situazione è difficile e non è facile vedere una tifoseria come questa perché ha un comportamento eccezionale dal primo all'ultimo minuto, non è cosa da poco. A dicembre il calendario è più normale, ora il momento è duro, perché con la Lazio potevi prendere un punto e hai perso, con il Bologna si poteva vincere e abbiamo perso, dobbiamo restare sul pezzo. I giocatori giovani devono crescere, Pussetto per esempio sta guardando i video di Joaquin per capire come muoversi in Italia. Crescere e restare sereni, questo è l'importante".