La Juventus vince e fugge. Le altre zoppicano, ma i bianconeri di Allegri no.

Il Napoli arrivava allo Stadium forte delle motivazioni e della voglia di cominciare a fare paura e di passare l'esame di laurea a pieni voti. Ma il rettore Juventus è una avversaria troppo complicata.

Le formazioni sono confermate con Ancelotti che indietreggia Callejon nel 4-4-2 a centrocampo, mentre Allegri gioca la carta Dybala dal primo minuto.

CRONACA DELLA PARTITA

Match che parte a netto favore degli ospiti azzurri che attaccano e spaventano la Juventus in occasioni varie: al 6' Zielinski viene servito al limite dell'area di rigore, ma colpisce il palo il suo tiro. Al 10' Callejon trova un assist perfetto che trova Mertens, il quale insacca e ammutolisce lo Stadium.

I padroni di casa si svegliano, feriti nell'orgoglio, e cominciano a giocare da Juve. Al 26' Mandzukic pareggia i conti, staccando su un ottimo cross di Ronaldo . Al 28' ancora Cristiano protagonista con un tiro parato da Ospina. Al 43' Mario Rui ( migliore del Napoli) raccoglie passaggio al limite dell'area, ma palla alta sopra la traversa.

Nella ripresa, è uno show a tinte bianconere: Ronaldo prova un tiro, palla sul palo sinistro. Il gol del raddoppio Juve arriva al 49' con Mandzukic pronto in area, dopo un azione meravigliosa di CR7, a insaccare la palla non trattenuta da Ospina.

Al 58' cartellino rosso per Mario Rui per doppio giallo e per un fallo di frustrazione evitabile. Napoli vicino al pareggio in 10, con Callejon che si mangia occasione, anche per l'ottima parata in uscita del portiere di casa.

Al 76' partita chiusa con Bonucci, il quale riceve una spizzata di Ronaldo da calcio d'angolo e insacca in scivolata ed esulta sotto la tribuna Nord il terzo figlio in arrivo. Al 83' sfortunato Ronaldo che sbaglia a porta vuota, dopo un bel passaggio di Mandzukic.

La Juve va in fuga netta sulle inseguitrici, conferma la sua forza e il suo carattere per distacco nella partita. Il Napoli deve rivedere molto e non può permettersi di durare solo dieci o venti minuti nelle partite importanti.