Serviva una vittoria convincente dopo due batoste che avevano creato parecchi malumori, e così è stato. La Roma si sbarazza agevolmente del Frosinone con un poker all’Olimpico, per riconciliarsi con il pubblico e rialzare la testa in campionato, restando attaccata al treno delle pretendenti alla prossima Champions League.
L’avversario per la verità non ha opposta molta resistenza, ma viste le ultime difficoltà Eusebio Di Francesco può essere molto soddisfatto dei suoi: avanti di tre goal già all’intervallo, con Under, Pastore ed El Shaarawy a segno, il tecnico giallorosso ha potuto dare spazio ad alcuni giocatori finiti nel mirino della critica tra primo e secondo tempo, compreso Kolarov che ha chiuso il match sul definitivo 4-0. Uno dei più attesi era senz’altro Javier Pastore: tra infortuni e prove al di sotto delle aspettative, il Flaco si è preso una serata di rivincita, segnando la seconda rete di tacco della sua stagione dopo quella all’Atalanta e fornendo una prestazione convincente; nella posizione di trequartista centrale nel 4-2-3-1, l’argentino si è mostrato a proprio agio in un ruolo più adatto alle sue caratteristiche rispetto a quello di mezzala, con giocate di alto livello sempre utili ai compagni. Di Francesco gli chiede ora continuità, così come a Cengiz Under, autore di un super goal e di un assist per El Shaarawy, dopo troppe battute a vuoto in questo inizio di stagione.
La difesa, molto sotto pressione negli ultimi tempi, ha trascorso una serata tranquilla, con Olsen che si è concesso un po’ di riposo dopo gli straordinari delle scorse settimane, soprattutto al Bernabeu con il Real Madrid; in questo modo la notizia è la prestazione di Davide Santon, alla prima da titolare, che mette a referto il perfetto servizio a Pastore ed incassa i complimenti dell’allenatore a fine match. Bella serata anche per il capitano Daniele De Rossi, alla 600esima presenza con la maglia della Roma e osannato da tutto il pubblico al momento della sostituzione, in una sorta di passaggio di consegne ad un giovane cresciuto a Trigoria, ossia Luca Pellegrini, alla primissima in Serie A dopo il grave infortunio dell’anno scorso, che si prende anche la soddisfazione dell’assist a Kolarov per il 4-0.
La nota stonata arriva da Patrik Schick, incapace di mettersi in mostra nel momento in cui doveva dimostrare di essere l’affidabile vice-Dzeko, con tanti errori sottoporta ed un pizzico di sfortuna – traversa interna nel primo tempo: per Di Francesco però era importante recuperare terreno e rialzare la testa, e per ora va bene così.