Il primo posticipo della sesta giornata di A va in scena al Mazza di Ferrara, di fronte Spal e Sassuolo, splendide realtà della corrente annata. Un punto divide le due compagini, pronte a balzare in serata al terzo posto della classifica in caso di successo - i neroverdi, a quota 10, possono sopravanzare la Lazio, la Spal può affiancare a 12 i biancocelesti. L'incrocio odierno è particolarmente importante per il Sassuolo, atteso poi da Milan e Napoli e chiamato a sconfiggere un'apatia esterna che dura da due partite. Dopo il pari al Sant'Elia, sconfitta di misura allo Stadium. Di contro, la Spal cavalca un rendimento interno perfetto, affermazioni con Parma e Atalanta per cementare la graduatoria - non si può considerare agevole nemmeno il cammino della Spal, prossimamente di scena a Genova contro la Sampdoria e nel catino di casa con la ritrovata Inter di Spalletti. 

Spal - Semplici non può disporre per il match odierno di Viviani - il centrocampista non sarà arruolabile ancora per una decina di giorni. Sono almeno quattro i ballottaggi da dirimere: Petagna e Paloschi si contendono la casella al fianco di Antenucci, in regia Schiattarella o Valdifiori, a sinistra Costa o Fares, Missiroli o Valoti nel mezzo. Da valutare la posizione di Kurtic, abile a muoversi tra centrocampo e trequarti, con Lazzari sul fronte destro. A protezione di Gomis tre effettivi, Vicari dirige Felipe e Cionek. 

"Questa Spal è sia quella vista contro l’Atalanta che quella di Firenze. Nel primo caso siamo stati aggressivi e propositivi mentre nel secondo abbiamo avuto un passaggio a vuoto, da cui dovremo cercare di ripartire subito. Abbiamo facilitato in maniera importante l’avversario e già da domani la voglia di rivalsa dovrà farci ritornare ai nostri livelli. I ragazzi hanno recuperato dal punto di vista fisico quindi mi baserò più che altro su quello mentale, non ci saranno molti cambi rispetto alla scorsa formazione”, le considerazioni dell'allenatore in conferenza.

Sassuolo - Due assenze eccellenti nel Sassuolo, fuori causa Peluso e Duncan. De Zerbi non muta la sua idea di calcio, 4-3-3 di base, con Di Francesco e Berardi ad ispirare Boateng, centravanti atipico ad alto impatto - l'opzione Babacar è tuttora viva. Magnanelli è l'elemento di equilibrio, Sensi garantisce qualità nel settore di mezzo - l'alternativa è Lemos. Bourabia rifinisce il settore, dietro Ferrari e Magnani. La spinta laterale è garantita da Lirola e Rogerio, in porta Consigli. 

De Zerbi: "Oggi questa è la partita più importante, non scelgo pensando a quella col Milan. Giocheranno ragazzi che hanno giocato meno e mi dovranno dare delle risposte, io li voglio tutti pronti, poi fare le scelte è un problema mio. Del sistema di gioco non mi piace parlare molto, mi piace studiare la partita e provare a mettere i giocatori in modo da avere avere vantaggi".

Fischio d'inizio alle ore 19, direzione affidata a Abbattista.