La Juve corre e, anche, molto veloce verso la seconda allo Stadium contro i neroverdi del Sassuolo. La squadra di De Zerbi non è avversario facile e Massimiliano Allegri lo sa bene. Non vuole ammettere cali di tensione, visti contro Chievo e Parma, e cercherà di ritrovare i campioni d'Italia visti contro la Lazio. Sul campo della Continassa, il mister bianconero ha condotto una seduta pomeridiana, ieri, nella quale si sono rivisti anche i giocatori tornati dalle rispettive nazionali che mancavano. Dopo una prima fase di riscaldamento fisico, Allegri ha testato esercizi tecnici con massima attenzione a possesso palla e costruzione di gioco (elemento che un po latita nelle prime uscite dei Bianconeri) con una partitella finale a conclusione dell'allenamento.

Intanto Dybala, in una intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, parla a tutto tondo tra Juventus e Argentina. Alla domanda come giudica la sua prestazione ridotta contro la Colombia, ha risposto: "Sono venuto con voglia di lavorare e anche parecchia, in quanto un nuovo staff tecnico aiuta a lanciare messaggi positivi. Siamo un grande gruppo competitivo, giovane e ambizioso." Sulla panchina contro la Colombia: "Me la aspettavo e mi era stata comunicata. Ero arrivato tardi ( per una questione al TAS di Losanna con il vecchio agente) e loro avevano lavorato bene in settimana. Devo meritarmi il posto e adattarmi alle idee di Scaloni e al suo nuovo modulo."

Sull'inizio con la Juve: "Ammetto ho iniziato male rispetto agli altri anni. Voglio però chiarire una cosa: torno a Torino e lotterò per un posto da titolare e voglio mettere in difficoltà nelle scelte il mister." Dybala, quindi, aspetta solo il suo momento e che Allegri e Scaloni lo inseriscano nel loro mosaico di conferme bianconere il primo e di rifondazione totale il secondo.

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