Momento delicatissimo per la SPAL. In dieci giorni, i bancazzurri di Semplici dovranno giocare tre sfide di campionato, ducentosettanta minuti delicatissimi e da vivere con la massima concentrazione. Senza i calciatori impegnati con le Nazionali, Leonardo Semplici ha valutato alcune soluzioni tattiche, puntando all'Atalanta prossima avversaria ma tenendo ben salda la rotta anche in vista delle altre due sfide. Contro i bergamaschi, il cui sistema di gioco è analogo soprattutto per quanto concerne l'allargamento della manovra sulle fasce, grande merito avranno proprio i fluidificanti estensi. Ben più ardue saranno i match con Samp e Fiorentina, che spesso cambiano in coesa la propria disposizione tattica. 

Grande compito attende dunque Manuel Lazzari, finalmente chiamato in Nazionale dopo una grande stagione con la SPAL. Il laterale estense, intervenuto dal ritiro azzurro, non ha nascosto la sua emozione: "La prima volta che ho indossato una maglia da calcio fu a Trissino, nel mio paese, in provincia di Vicenza. Fu subito amore, ho sempre sognato di fare questo lavoro. La prima volta che ho pianto è stato quando siamo stati promossi con la SPAL. Ho esultato come un matto nel 2006, domenica scorsa è stata la prima volta che ho messo piede a Coverciano: che emozione!".

Chi invece dovrà darsi la classica svegliata, è Andrea Petagna. Giunto alla SPAL dall'Atalanta, la prima punta non ha particolarmente brillato fino ad ora, facendo a sportellate nelle aree avversarie ma mancando di quel pizzico di cattiveria in più per segnare. Contro la sua ex squadra, Petagna dovrà sbloccarsi ufficialmente, dimostrando a tutti di non essere solo un attaccante buono a far segnare.