Quantità, qualità e goal, per festeggiare al meglio il nuovo contratto. Miralem Pjanic è stato l’assoluto protagonista del match contro la Lazio, quello del debutto stagionale all’Allianz Stadium che ha portato altri tre punti alla Juventus. La sua estate è stata molto movimentata: tante voci di interessamenti di altre squadre, offerte da capogiro e sacrificio probabile sull’altare Cristiano Ronaldo. Niente di tutto questo però. Anzi, rinnovo fino al 2023 e ingaggio da top.
Massimiliano Allegri ha sempre posto il veto sulla sua cessione, perché sul bosniaco il tecnico livornese ci ha lavorato parecchio, trasformandolo da un giocatore offensivo, abituato a posizionarsi sulla trequarti e con il compito dell’ultimo passaggio, ad un vero e proprio regista davanti alla difesa, da cui passa tutto il gioco della squadra. Tanti esperimenti e finalmente la giusta collocazione, in una linea a 3 con due faticatori ai suoi lati, modulo perfetto per esaltare le sue caratteristiche. Dopo il 4-2-3-1 visto a Verona nella prima – poi rivisto a gara in corso -, Allegri è tornato sul 4-3-3: avendo a disposizione di nuovo il Campione del Mondo Blaise Matuidi, l’allenatore ha potuto mettere in pratica ciò che probabilmente è il suo schieramento ideale, con il francese e uno fra Khedira ed Emre Can nel ruolo di mezzali e Pjanic in cabina di regia.
Con l’arrivo di Leonardo Bonucci poi, l’ex romanista potrà avere probabilmente più libertà, visto che il difensore italiano può sostituirsi a lui in fase di impostazione in qualsiasi momento. E qualcosa si è visto proprio contro la Lazio: qualche errore di troppo in uscita – con un paio di rischi che avranno fatto imbestialire Allegri – ma la sensazione che dalla qualità dei piedi del bosniaco non si potrà prescindere. Il goal dell’1-0 – il primo nello stadio di casa nella nuova stagione – è solo la ciliegina sulla torta, il festeggiamento perfetto del rinnovo per il faro della squadra.