Finito il ritiro è tempo di pensare all'esordio in gara ufficiale nel match di Coppa Italia contro il Benevento, ma prima c'è un po' di tempo per continuare a presentare i nuovi arrivati in casa bianconera. Oggi è toccato a Ignacio "Natcho" Pussetto, arrivato per 8,5 milioni di euro dall'Huracan, un investimento importante per un giocatore da cui tutto l'ambiente si aspetta molto.

A fare gli onori di casa c'è il DT Daniele Pradè:"Ignacio è un giocatore forte, c'erano tante squadre su di lui, è un investimento importante per noi, è costato circa 10 milioni di dollari, adesso dovrà ripagare la fiducia, è un giocatore offensivo dalle grande qualità".

La palla passa al giocatore: "Ho ancora un po' di difficoltà con l'italiano, quindi parlerò in spagnolo, ringrazio l'Udinese per avermi fatto arrivare e per la fiducia riposta in me".

Le sue caratteristiche sono molto chiare: "Sono un giocatore veloce, penso che sia la caratteristica principale, mi piace molto andare all'uno contro uno, poi ovviamente cerco sempre il tiro, mi alleno molto su questo, voglio sempre far gol. Di Maria e Pavon sono i miei modelli argentini".

Inevitabili due parole sulla splendida Dacia Arena: "Lo stadio penso sia di primissimo livello, averne uno bello e all'avanguardia penso sia fondamentale e ora dobbiamo sfruttarlo per raggiungere gli obiettivi prefissati".

Fonte: Emiliano Foramiti Foto Press

Pussetto va ad aggiungersi alla già nutrita colonia di sudamericani, che vede già diversi elementi argenti: "Per me è importante che ci siano alcuni miei connazionali, non li conoscevo prima, Rodrigo ha già mostrato cosa sa fare e anche Juan si sta comportando bene, li avevo incrociati nel campionato argentino".

A prima vista è parso fisicamente ancora un po' acerbo per la Serie A: "Sì ho già visto nelle gare amichevoli il gioco è molto intenso dal punto di vista fisico, ma anche in Argentina era così, comunque con lo staff tecnico sto facendo un allenamento specifico per migliorare anche da questo punto di vista". Pradè: "Comunque Pussetto è un ragazzo predisposto allo scontro, in Argentina ha dimostrato di poter sopportare i contrasti fisici".

Obiettivo ovviamente l'Albiceleste: "Penso che ognuno sogni di indossare la maglia della propria nazionale, devo però far bene qui per arrivarci, se lo farò allora arriverò là, ma nell'Argentina ci sono tanti giocatori di livello mondiale, quindi dovrò fare molto bene per poterci arrivare".

Sono tanti gli argentini che hanno militato nell'Udinese: "Sì mi sono informato, conosco ovviamente Nestor Sensini, che ha fatto la storia di questo club, per me è un sogno essere qui e ringrazio l'Udinese per l'opportunità che mi ha concesso".

Il nuovo allenatore, Julio Velazquez: "Sin dal mio arrivo ho parlato con l'allenatore, visto che parla spagnolo è stato facile, ora dobbiamo lavorare e vedere dove posso rendere al meglio".

La scelta del 23 come numero di maglia: "Ha rappresentato molto il mio primo club che è stato fondamentale soprattutto nell'ultima parte, quindi il numero è un segno di riconoscenza alla squadra".