La Spal ha chiuso a Perugia il ciclo di amichevoli estive, in vista dei primi impegni ufficiali, a cominciare dalla Coppa Italia per poi focalizzare le attenzioni al Dall'Ara, al Bologna, teatro ed avversario dell'esordio in campionato degli spallini.

Al 'Curi' poche luci e tante ombre. Chi si aspettava una Spal pimpante, frizzante e divertente, è rimasto profondamente deluso. La compagine di mister Semplici non ha offerto una prestazione sufficiente, e lo 0-0 finale sta a testimoniarne la pochezza. È stata una partita dura, va detto, il terreno di gioco - a causa di un nubifragio abbattutosi sul capoluogo umbro poche ore prima del fischio d'inizio - è stato reso pesante, impedendo alle due contendenti di mettere in pratica schemi e tattiche provati nei rispettivi ritiri estivi.

La Spal ha punto poco, ha giocato maluccio nel primo tempo, un pò meglio nel secondo, quando però le gambe hanno iniziato a girare meno ed il fiato ad essere corto. Semplici, che ha preferito ruotare gran parte dei suoi uomini, ha lanciato dal 1' Dickmann come esterno di centrocampo e Moncini in avanti in coppia con Antenucci. Paloschi e Petagna hanno fatto capolino sul match soltanto a ripresa inoltrata. Soltanto il portiere Gomis, il difensore Cionek ed il mediano Kurtic hanno giocato per tutti i 90', e proprio quest'ultimo è stato il migliore in campo, stazionando nel mezzo ma sempre alla spasmodica ricerca della profondità. Lo sloveno si è anche reso pericoloso - così come Antenucci - chiamando all'intervento il portere perugino Leali.

Un aspetto da salvare è il fatto di non aver subito gol, seppur la squadra emiliana ha concesso più di un'occasione ai rivali. Colpe però non da attribuire solo alla fase difensiva, bensì a tutta la squadra, che ha dato spesso l'idea di rientrare tardi una volta perso il possesso palla.

Archiviato il test del 'Curi', ora per la Spal c'è da guardare avanti e puntare il mirino sul prossimo impegno, quello di La Spezia, gara valevole per il terzo turno eliminatorio della Coppa Italia. Lì si inizierà a fare sul serio, il tempo degli esperimenti è finito, ed il 'cerbiatto' dovrà iniziare a fare risultato.