Stellone contro Longo, ovvero Palermo contro Frosinone nella finale playoff della Serie B, con l’andata che sorride ai rosanero per 2-1. Al Barbera, in una mite serata siciliana, è andato in scena il primo confronto della finale playoff. Stellone conferma il suo Palermo in formazione tipo nel 4-3-1-2 con Coronado e La Gumina a dare fantasia. Longo, che Stellone lo conosce bene essendo stati compagni nella Lucchese di De Canio, si affida ai suoi titolari con Paganini di nuovo titolare, dopo l' infortunio a Cittadella.
LA PARTITA
Le 2 squadre partono subito bene, con il Palermo più offensivo e i Ciociari attendisti. Ma al quinto minuto, il Frosinone trova il tiro della serata con Ciano che controlla un pallone a metà campo, dopo ribattuta della difesa del Palermo, parte e dal limite dell' area trova un tiro in equilibrio precario di esterno sinistro e insacca alle spalle di Pomini. Il Palermo non cala e continua ad attaccare, con Stellone che incita i suoi esterni a salire. I padroni di casa hanno da recriminare su 2 episodi dubbi: al minuto 18 spinta su Nestorovski in area, ma il giocatore accentua parecchio ( nonostante contatto cosce). Ma al minuto 22, Gori trattiene Nestorovski, intento a colpire di testa. Ci poteva stare rigore. I siciliani dimostrano di aver lavorato bene in settimana sulle palle inattive, da dove creano le occasioni migliori. Al minuto 46 è pari dei Rosanero, con Coronado ( anche oggi molto attivo) che passa sulla lunetta dell' area di rigore a La Gumina, che con tempi perfetti, insacca il pareggio.
Il secondo tempo vive sul nervosismo e sulla tensione del primo. Partita bloccata, anche se è il Palermo che continua a macinare gioco con Coronado e Nestorovski. Partita che sembra destinata al pareggio, ma al minuto 36 arriva il gol da palla inattiva dei siciliani: angolo battuto da Coronado, velo involontario sul primo palo di La Gumina e Terranova devia nella sua porta. Dopo 5 di recupero, si scatena la gioia del Barbera e di Stellone ( cittadino onorario di Frosinone, dopo la promozione in A), ma Sabato arriva il secondo atto, con i Ciociari che daranno battaglia nei 95 minuti.