Lacrime - di gioia e di dolore - all'Allianz Stadium. Nella trentottesima giornata di campionato, la Juventus festeggia il suo settimo scudetto consecutivo battendo 2-1 l'Hellas Verona con le reti di Rugani e Pjanic. L'attenzione della tifoseria è però catalizzata dalla festa scudetto e dall'addio di Gianluigi Buffon, che al momento del cambio per Pinsoglio ha deciso di salutare tutta la tifoseria. Assieme a Stephan Lictsteiner e Kwadwo Asamoah, il portierone bianconero conclude nel migliore dei modi la sua avventura sotto la Mole, portandosi a casa l'affetto del suo pubblico. Parlando di campo, buona prova della Juventus, che a gara ormai incanalata subisce la rete di Cerci che, di fatto, conferma la voglia di lottare dell'Hellas Verona. 

Padroni di casa che scendono in campo con il 4-3-3. Davanti a Buffon, difesa a quattro composta da Lichtsteiner, Barzagli, Rugani ed Alex Sandro. Chiavi del gioco affidate a Miralem Pjanic, affiancato da Marchisio e Sturaro. Ai lati di Mandzukic, inoltre, Dybala e Douglas Costa. Un consueto 4-4-2 invece per gli ospiti, con Pecchia che sceglie Aarons e Fares sulla fascia a sostegno degli attaccanti Cerci e Matos. Nicolas in porta, protetto da Caracciolo e Ferrari. A centrocampo, spazio a Fossati e Danzi, mentre sono Romulo e Souprayen i terzini scelti dal tecnico scaligero.

Nella bolgia dello Stadium Juventus subito offensiva con Douglas Costa, il cui cross al primo di gioco viene sventato in angolo da Souprayen. Sugli sviluppi del corner, conclusione altissima di Paulo Dybala. La partita si conferma comunque gradevole, con i bianconeri che al 3' ci provano ancora con Sturaro: il suo tiro dalla distanza non inquadra lo specchio della porta protetto da Nicolas. L'assenza di obiettivi porta la prima parte di sfida a scorrere dolcemente, con la Juventus in possesso spesso orizzontale ed il Verona a caccia della palla. Al 9' buon cross di Aarons in mezzo, il pallone attraversa l'area senza trovare un calciatore ospite pronto a ribadirlo in rete. Pressando poco, la Juventus si riaffaccia in attacco al tredicesimo, quando è Marchisio a concludere blandamente da fuori.

Per attendere una vera occasione bisogna arrivare al quindicesimo: inserendosi in area, Fares conclude infatti in maniera sibillina, chiamando Buffon alla respinta d'istinto. Alzando l'asticella, grande occasione per Mandzukic al 23', che ricevendo da Douglas Costa non riesce a battere Nicolas praticamente solo davanti la porta. Un minuto dopo conclusione mancina di Dybala, blocca con i guantoni l'ex estremo difensore del Napoli. Molto pimpante, l'argentino duetta con Mandzukic al 25' e tira: pallone di poco fuori la porta di Nicolas. Alla mezz'ora si rivede l'Hellas Verona, che quasi passa in vantaggio a causa di un possibile augotoal di Lichtsteiner su colpo di testa in corner delo svizzero.

Sul capovolgimento di fronte, grande azione della Juventus con Mandzukic, che servito da Dybala tira al volo ed impegna Nicolas in una parata davvero importante. Nonostante la totale assenza di obiettivi limiti il pimpante sviluppo della sfida, la gara si conferma comunque divertente, con Juventus ed Hellas Verona che provano a scuotere il risultato: al 38' botta di Matos fuori dallo specchio, due minuti dopo grande pallonetto di Dybala da posizione defilata, con la palla che scheggia però la traversa. L'ultima azione del primo tempo capita al 42', quando è Mandzukic a girarsi bene mancando però il mancino. 

Lo Stadium al momento dell'inizio della gara | Photo: Twitter Juventus
Lo Stadium al momento dell'inizio della gara | Photo: Twitter Juventus

Seconda frazione che inizia con la Juventus quasi subito in vantaggio. Sugli sviluppi di un corner, al 49', ci pensa infatti Daniele Rugani a fare 1-0, ribadendo in porta una conclusione di Douglas Costa respinta da Nicolas. Due minuti dopo l'ex portiere del Trapani è immobile sulla punizione di Pjanic, che sfruttando un fallo conquistato da Dybala lascia partire un gioiellino imparabile per l'estremo difensore scaligero. Affatto incline ad arrendersi, al 59' ottimo inserimento di Matos in area, Buffon esce e forse gli frana addosso. Il direttore di gara Pinzani evita però al portierone il rischio di prender goal da rigore. Tre minuti dopo, dopo più di seicentocinquanta partite, sotto l'applauso scrosciante dello Stadium Giangluigi Buffon saluta i tifosi e la rosa, abbracciando tutti al momento di essere sostituito da Pinsoglio. Un abbraccio virtuale, per il numero uno dei numeri uno, visibilmente commosso al momento del cambio.

Interrotta la girandola di cambi, la Juventus continua ad attaccare il povero Hellas Verona, con Higuain che al 69' fallisce un colpo di testa da ottima posizione. Già in vacanza e con il cuore verso Buffon e gli altri addii, la Juventus cala visibilmente di concentrazione, lasciando spazio di manovra al Verona. Tale atteggiamento porta l'Hellas a fare 2-1 al 76', quando è Alessio Cerci a ricevere da Romulo e ad anticipare Rugani con una zampata da vera prima punta. Scossa, la corazzata bianconera prova a calare il tris tre minuti dopo: il tiro di Claudio Marchisio viene stoppato da Nicolas. Nel silenzio irreale dello Stadium, la Juventus potrebbe segnare ancora all'84', quando un fallo di mano di Aarons costringe Pinzani a chiamare il rigore.

Dal dischetto, Stephan Lichtsteiner si fa però ipnotizzare da Nicolas, bravo a tuffarsi alla sua sinistra e a deviare il rigore dell'improvvisato tiratore bianconero. Passano due minuti e ci prova Higuain, che entrato al posto di Douglas Costa lascia partire un siluro terminato di poco fuori la porta protetta da Nicolas. E' di fatto l'ultima azione della sfida, che si conclude con la standing ovation a Licthsteiner, uscito anzitempo dal campo. Grande giornata all'Allianz Stadium, con la Juventus che festeggia lo scudetto assieme ai suoi tre calciatori che, dall'anno prossimo, non saranno più bianconeri. Migliore in campo per i padroni di casa, Dybala. Per gli ospiti evidenza Nicolas.