Domenica sera si decide una stagione intera e nessun dettaglio deve essere lasciato al caso. Nemmeno quando si tratta di dover scegliere se impiegare o meno uno dei giocatori migliori della stagione, che però ha già deciso di lasciare la squadra per accasarsi proprio ai prossimi avversari. In casa Lazio Simone Inzaghi è alle prese con un dubbio amletico, ossia schierare o lasciare in panchina Stefan De Vrij nel match di domenica sera contro l’Inter, in cui sia i biancocelesti che i nerazzurri si giocano l’accesso alla Champions League 2018-19.
L’olandese, autore di 7 reti in questa stagione nelle 46 presenze totali, è stato finora uno dei perni della Lazio, sul quale Inzaghi ha costruito la sua compattezza difensiva aggiungendoci una buona vena realizzativa – il difensore non è mai stato così prolifico in una singola annata -, ma la notizia diffusa la scorsa settimana del nuovo contratto firmato dall’ex Feyenoord proprio con i nerazzurri - e già depositato in Lega - ha fatto storcere il naso all’ambiente laziale, tanto da far sorgere il dubbio se utilizzarlo nella sfida decisiva o affidarsi a qualche altro elemento meno condizionato mentalmente. Sulla professionalità di De Vrij non ci sono dubbi – convinzione emersa anche da un colloquio tra Inzaghi ed i senatori Parolo, Immobile e Lucas Leiva che confidano pienamente in lui -, ma senz’altro non è una situazione facile per il giocatore a livello di testa, visto che una non vittoria dell’Inter relegherebbe i nerazzurri – e quindi lo stesso difensore - in Europa League il prossimo anno, lasciando ai biancocelesti – senza l’olandese – la qualificazione in Champions League: se si dovesse decidere per l’esclusione, Wallace è pronto a prendersi il centro della retroguardia, con Bastos e Radu ai suoi lati davanti a Berisha.
Oltre alla questione De Vrij, Inzaghi è in attesa di sapere se i tanti infortunati eccellenti potranno essere disponibili. L’unico sicuro recuperato è Ciro Immobile, in campo – ed in goal – nell’amichevole con la Primavera e dunque titolare in attacco; per Parolo la possibilità più concreta è quella della panchina, mentre le speranze di avere Luis Alberto almeno tra i convocati sono ridotte al lumicino.