Domani sera all'Olimpico verrà assegnata la Coppa Italia 2017/2018 e ad affrontarsi ci saranno Juventus e Milan, un big match che promette tensione e spettacolo tra due grandi del nostro calcio. Oggi, però, è tempo di conferenze stampa e dopo esser stato ricevuto al Quirinale dal presidente Mattarella assieme a tutta la squadra, Massimiliano Allegri si è concesso alle domande dei media. 

Inevitabile che qualcuno chiedesse dello scudetto, ormai vinto anche se la matematica impone di aspettare almeno un turno, ed altrettanto inevitabile che il tecnico dei bianconeri rispondesse in questa maniera: "Stasera parlare di Scudetto credo non abbia senso perchè domani ci giochiamo la Coppa e quindi anche se  fosse sabato non saprei cosa dire in conferenza. Al limite parliamone sabato dello Scudetto, così almeno qualcosa avrò da dire anche sabato. Parliamo della Coppa. Stasera parlare di Scudetto credo non abbia senso perchè domani ci giochiamo la Coppa e quindi anche se  fosse sabato non saprei cosa dire in conferenza. Al limite parliamone sabato dello Scudetto, così almeno qualcosa avrò da dire anche sabato. Parliamo della Coppa". E Coppa sia, allora: "Domani abbiamo una partita che per noi è importante, molto importante, perché chiuderebbe una stagione, anche se lo Scudetto finché non abbiamo la matematica non l'abbiamo conquistato, però diciamo che siamo un pezzettino avanti. E abbiamo questa Coppa perché i ragazzi entrino di nuovo nella storia della Juventus. Per noi è una partita molto importante. Mi riallaccio alla domanda sulla stanchezza, noi domani dobbiamo giocare una partita di entusiasmo, perché veniamo da dopo Milano a sabato col Bologna, dove abbiamo abbiamo avuto dei brividi, quindi dobbiamo arrivare con grande entusiasmo, giocare una bella partita, contro un Milan che comunque è Milan-Juve. Come diceva giustamente Gigi (ha parlato prima di lui Buffon, nda), le partite Milan-Juve sono sempre equilibrate. Una finale poi ancora di più".

Restando dunque strettamente connessi al tema partita, Allegri domani dovrà fare delle scelte, poiché sia Mandzukic, sia De Sciglio sono completamente recuperati per il match dell'Olimpico. Le decisioni del tecnico livornese, però, cominceranno dalla difesa dove un Benatia escluso dagli ultimi due match richiama spazio: "O gioca lui o gioca Rugani. Perchè ce ne sono tre: c'è lui, c'è Barzagli, che tra l'altro oggi fa il compleanno e quindi bisogna fargli un bel regalo domani, e Rugani. Quindi di questi tre, due giocano". Un altro grande dilemma riguarda la difesa e se schierarsi a due o a tre, ma questo verrà deciso solo domani ed in base alle caratteristiche del Milan: "Può darsi che faremo la difesa a due. Ma dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Domani sappiamo che è una squadra che ci mette in difficoltà sulle partenze, anche a Torino ci hanno creato delle difficoltà quando a campo aperto hanno preso palla e sono ripartiti. Quindi su quello noi domani dovremo essere molto bravi, nelle marcature preventive. Hanno dei giocatori, perchè il Milan è una squadra tecnica, quindi è una finale e bisogna giocarla con grande equilibrio e con grande testa".

In caso di vittoria, per Allegri sarebbe la quarta Coppa Italia consecutiva, come gli Scudetti, ed entrerebbe direttamente nella storia del calcio italiano e della Juventus: "Mi sono messo insieme a loro e abbiamo fatto un lavoro e stiamo cercando di finirlo nel migliore dei modi con la partita di domani. E nella partita di domenica a Roma cercheremo di prendere quel punto che ci serve per poter vincere il campionato. Credo che la fortuna di un allenatore sia quella di avere una società importante dietro, che gli metta a disposizione un gruppo di giocatori, ma prima che di giocatori, deve avere un gruppo di uomini. E fortunatamente nei miei dieci anni, partendo dal basso della Serie A col Cagliari ad ora, che è la punta massima dopo i quattro anni di Milan, ho avuto dentro gli spogliatoi sempre degli uomini di valore che oltre alla tecnica e alla tattica ho trovato grande motivazione, grande voglia, grande orgoglio e grande umiltà, che è quello che fa la differenza. Quindi sono loro che mi hanno regalato e mi hanno dato queste grandi soddisfazioni che non dimenticherò mai".

Tornando alla partita, Allegri parla di Dybala: "E' un grande giocatore che quest'anno ha fatto tanti gol e ha grandi possibilità - come dico sempre - ancora di crescita. E domani farà una partita importante, perchè soprattutto in queste partite ci sarà ancora più spazio dove lui sicuramente è molto più bravo". Infine, arrivano anche i complimenti a Rino Gattuso, dimostratosi abile a gestire uno spogliatoio come quello rossonero, oltre che come allenatore: "Rino che è un appassionato di calcio e un testone, che voleva l'allenatore l'ho visto, si vedeva, si intravedeva. Poi non è semplice sedere sulla panchina del Milan  dopo le esperienze a Sion, a Pisa, e prendere una situazione non facile. Quindi è stato molto bravo, perchè ha fatto e sta facendo degli ottimi risultati. Il Milan da quando c'è lui ha fatto una serie di risultati importante. Ma la cosa più importante di Gattuso quando smetti di giocare, dopo essere stato un grande campione per tanti anni, rimetterti in discussione credo non sia molto semplice. E su questo Rino è stato molto bravo, come lo stesso Inzaghi. Metterti al pari di quelli.... ripartire dalla Lega Pro, non è facile. Quindi per quello c'è da fargli i complimenti. Poi a vederlo così mi sembra molto migliorato e anche un pochino più pacato. E questo è un bel segnale. Ora domani sera spero che si incazzi un po', così vuol dire che le cose non gli vanno bene".