Partita dalla doppia faccia per la Juventus contro il Bologna. Dopo un primo tempo opaco e concluso sotto di un gol a causa della distrazione di Buffon e Rugani, Allegri inserisce Douglas Costa trovando l'uomo giusto per spaccare in due la partita. I rossoblù si sono difesi come hanno potuto, ma l'esterno brasiliano ha messo a ferro e fuoco la fascia sinistra regalando due assist che valgono la vittoria. L'assalto del Napoli è rimandato e lo scudetto sempre più vicino.
Senza Mandzukic e Miralem Pjanic, Allegri scegli di schierare un modulo fluido, capace di cambiare in fase di possesso o in fase di difesa. Guardando lo schieramento prima del calcio d'inizio si nota Asamoah come terzo centrale - e non laterale sinistro - con Sandro tornato a fare tutta la fascia come tre anni fa. A centrocampo dentro Marchisio, preferito a Bentancur. Scelte coraggiose anche da parte di Donadoni che sceglie, ancora una volta, Avenatti su Destro e Palacio ed inserisce Keita sull'out di destra.
La prima occasione del match è di marca bianconera e nasce proprio dai piedi del Principino. L'otto riceve palla sulla mediana e di prima lancia Higuain che si getta in profondità, arriva davanti a Mirante e calcia a botta sicura, ma il portiere felsineo risponde con i piedi alzando in angolo. Al quarto d'ora da segnalare l'ammonizione comminata a Cuadrado, era diffidato e salterà la Roma. Al ventesimo ancora Juventus: punizione di Dybala tagliata sul primo palo, Sandro colpisce di testa, ma Mirante è ancora pronto a respingere. Poco prima della mezz'ora si fa vedere il Bologna che va in pressing e costringe Barzagli al retropassaggio verso Buffon, il portiere gira verso Rugani senza notare Crisetig che anticipa l'ex Empoli e lo costringe al fallo: calcio di rigore. Sul dischetto ci va Simone Verdi che prima di battere deve aspettare il silent check - qualche problema di collegamento tra Irrati e Mariani, addetto al Var -, ma batte senza problemi Gianluigi Buffon: 0-1. La Juventus si getta subito in avanti, crea un occasione con il cross di Cuadrado intercettato da Higuain, ma il colpo di testa è troppo debole per impensierire Mirante. La manovra dei bianconeri appare confusa e disorganizzata, mentre la difesa del Bologna si chiude in maniera ottimale senza lasciare spazi agli avversari. Il primo tempo termina quindi con il vantaggio del Bologna.
Al rientro in campo Allegri getta nella mischia Douglas Costa per Matuidi. Il brasiliano si fa subito vedere con un cross sul secondo palo per Cuadrado, ma il colombiano non ci arriva, forse trattenuto dall'avversario. La Juventus continua a fare la sua manovra avvolgente e al 51' trova il gol del pareggio grazie ad una buona dose di fortuna: cross di Cuadrado dalla trequarti, deviazione di De Maio che beffa Mirante. 1-1. Madama sale di colpi, Costa salta due uomini con il controllo, si ripete su Mbaye, mette in mezzo trovando l'opposizione parziale di Mirante che sembra favorire ancora Cuadrado che anche stavolta arriva un pelo in ritardo.
Al sessantesimo torna a farsi pericoloso il Bologna dopo un dominio Juventus: Verdi serve Krafth sul lato opposto, completamente solo, che va alla conclusione trovando la pronta risposta di Buffon con il palo ad aiutarlo. Dopo lo spavento, la squadra bianconera torna in avanti con una lunga manovra che sfocia sulla sinistra e sui piedi di Douglas Costa che ancora una volta salta il diretto avversario, crossa sul palo e questa volta ci arriva Khedira, bravissimo a insaccare al volo il 2-1. Il brasiliano è inarrestabile, è l'arma in più della Juventus e lo dimostra nuovamente cinque minuti dopo quando vince il contrasto aereo con Torosidis, si invola verso l'area di rigore e serva l'inserimento centrale di Dybala che punisce nuovamente Mirante per il 3-1. Partita in tasca per Madama. Siglato il terzo gol, i bianconeri iniziano a gestire la partita rallentando i ritmi e controllando il pallone senza troppi affanni. Allegri decide di dare minuti a Bernardeschi, dentro al posto di Alex Sandro per gli ultimi scampoli di partita. Al novantesimo Douglas Costa entra in area scambiando con Dybala, si trova chiuso e prova la magia di rabona con la palla che termina solo di qualche centimetro a lato della porta difesa da Mirante.