Resta la vittoria. Resta una prestazione maiuscola, ancora una volta, a fronte di un risultato - il 4-2 con il quale la Roma ha battuto il Liverpool - che tuttavia non basta per accedere alla finale di Kiev. Giallorossi che inseguono nel primo tempo per due volte, prima di ribaltare la sfida e portarla a casa con due gol di Nainggolan nel finale, ma non basta. Resta anche un pizzico di rammarico per due episodi arbitrali avversi, i quali tolgono due rigori alla squadra di Di Francesco. Il tecnico della Roma, orgoglioso in ogni caso della prestazione dei suoi, ha analizzato i temi della gara ai microfoni di Mediaset Premium con un pizzico di rammarico. 

"La mia squadra doveva crederci ancora di più, potevamo farne 4 al Liverpool e così abbiamo fatto, sono dispiaciuto. I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, abbiamo regalato 2 gol su nostre ingenuità, ma poi abbiamo messo alle corde il Liverpool. Da loro, invece, in 45', abbiamo rovinato tanto di quanto fatto in precedenza. Ora dobbiamo tornare in Champions League e magari di nuovo in semifinale, dobbiamo capire che possiamo competere in questa competizione nonostante tanti ragazzi giovani, io non mi accontento e dobbiamo fare qualcosina in più".

  • Sulla scelta di Schick sulla sinistra, e sulla fatica della catena di destra rispetto a quella mancina dove El Shaarawy e Kolarov hanno messo più volte in difficoltà il Liverpool, il prosieguo: "Schick? L'ho adattato in un ruolo non suo, il Liverpool ha dei giocatori che ti mettono in difficoltà tipo Mané, noi dobbiamo dar merito a una squadra che ha dimostrato dei valori come il Liverpool. In alcune partite sei stato meno qualitativo, mi dispiace per Stephan che ho dovuto sostituire per campi. Io dico solo che i particolari fanno la differenza, abbiamo preso tra andata e ritorno due gol su angolo, sono tutte piccole cose che ci porteremo dietro".

  • Di Francesco che non parla degli errori arbitrali ma punta il dito sulla mentalità che la sua squadra deve mostrare: "Alzare la voce? Ci pensa la società, io devo dire ai miei che bisogna crederci anche all'80' sul 2-2, non protestare con l'arbitro. Se ci danno espulsione e rigore, era un episodio che ci avrebbe permesso di mettergli più pressione. Ora lecchiamoci le ferite. Noi dobbiamo pensare a far gol e crederci. Sono ancora più rammaricato".
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Foto As Roma Twitter

Uno dei protagonisti di serata è Federico Fazio, difensore dei capitolini che da bordo campo, a caldo, ha parlato della sfida provando a trarne gli aspetti positivi: “Ogni anno dobbiamo giocare questo tipo di partite, ora pensiamo all’anno prossimo e speriamo di riprovarci. Serve continuità adesso, abbiamo giocato bene. Peccato, c’erano due rigori clamorosi, poi l’arbitro ha dato pochi minuti di recupero. Ora pensiamo positivo e prendiamo tutte le cose belle che abbiamo fatto al di la dei due rigori non fischiati, alziamo la testa e continuiamo”.

Da Fazio a Daniele De Rossi, che oltre a parlare degli episodi arbitrali ha guardato anche all'importanza di tornare a giocare partite di questo calibro in futuro: "Il rigore l'ho visto benissimo, sono stato zitto perché ho chiesto a Edin ma non era sicuro, sembra che l'abbia visto solo io in quel momento. Conta poco, a me sembrava fuorigioco di due metri anche quello su Dzeko e invece non lo era. In queste partite pesa tutto, siamo andati in bambola all'andata. Oggi abbiamo preso un gol sfortunato, poi ne abbiamo preso un altro ma ci siamo rialzati. Ci hanno dato un rigore giusto per la cronaca al 94', ci avessero dato un rigore prima magari qualcosa sarebbe cambiata. Ci siamo andati vicino". 

Sull'importanza di continuare a crescere e di proseguire su questa strada ha inoltre proseguito: "Ho ringraziato i miei compagni, ora bisogna arrivare terzi o quarti e bisogna rifare la Champions e provarla a vincere, non siamo più scarsi degli altri e pure per la dimensione della Roma, magari una volta ogni tre anni si può fare una semifinale, bisogna rendere questa squadra ancora più forte, sono orgoglioso, si è ricreato qualcosa che non vedevo da bambino, tipo Roma-Brondby. Abbiamo riportato i tifosi dalla nostra parte, non falliamo la fine del campionato. C'è consapevolezza, abbiamo passato un quarto di finale perché eravamo convinti. Stasera ci siamo andati vicino, oggi abbiamo onorato la partita e ci abbiamo sempre creduto. Questa mentalità la fa la società, il mister, i giocatori. L'importante è restare con questa squadra, con giocatori che hanno un pelo sullo stomaco che ti possano far sognare. In campionato pure possiamo sognare, non possiamo stare a 20 punti da Juventus e Napoli".

Parola anche al direttore sportivo Monchi, che tra gli elogi alla squadra per la prestazione ed il suo parere sui torti arbitrali, ha chiuso così la serata dell'Olimpico: "Questi episodi possono pregiudicare una partita, ad Anfield abbiamo preso un gol in fuorigioco, oggi c'erano due rigori e un rosso per il Liverpool. È il momento di alzare la voce, anche la Juventus ha sofferto con il Real Madrid, è clamoroso quello che è succede. Abbiamo giocato con il cuore, è vero che dobbiamo fare i complimenti al Liverpool, ma queste cose vanno analizzate. Ad Anfield, abbiamo perso il terzo gol in fuorigioco, qua c'erano due rigori e questo cambia tutto. Io sono arrivato da un anno, ma il calcio italiano deve alzare la voce perché questo non è normale". 

Sull'eventuale inserimento del VAR in Champions League, la chiosa: "Non capisco perché non ci sia nella competizione più importante che c'è. A volte può sbagliare, ma i margini di errore sono minori. A livello sentimentale, dei tifosi, della voglia di chi lavora per la Roma, adesso lo spogliatoio era molto arrabbiato, abbiamo fatto un secondo tempo incredibile. L'anno prossimo dobbiamo guardare al VAR. Forse la finale doveva essere Roma-Bayern Monaco, oggi potevamo vincere 4-1, 5-2, se ci avessero dato i rigori sarebbe cambiato tutto".