Negli ultimi anni si sono disputati tantissimi Derby d'Italia, ma la partita di stasera tra Inter e Juventus ha un sapore differente. Da anni il match tra le squadre più titolate in campo italiano non vale lo scudetto, ma oggi sì. Non tanto per i nerazzurri, ovviamente, ma sicuramente per i bianconeri, costretti a vincere alla Scala del Calcio per non offrire il fianco ad un Napoli che viaggia sulle ali dell'entusiasmo dopo la vittoria all'Allianz Stadium.
Dopo cinque anni la Juventus rischia seriamente di perdere lo scudetto - dico cinque perché, di fatto, il primo è stato vinto da underdog -, motivo per cui i giocatori bianconeri dovranno scendere in campo con il fuoco dentro, con quella grinta messa al Bernabeu poco meno di tre settimane fa. Gli incitamenti ricevuti in settimana dai tifosi a Vinovo - inutile chiamarla contestazione, non lo era - non possono che aver caricato l'ambiente ed anche i giocatori sanno che non c'è altro risultato possibile se non quello della vittoria. Il match, però, non sarà semplice. L'Inter ha trovato una solidità inaspettata e nelle utlime nove gare ha subito solo due gol, l'ultima la scorsa settimana contro il Chievo Verona, ma Allegri potrebbe decidere di rinunciare a chi è capace di aprire in un attimo anche le serrature più complicate: Paulo Dybala. La Joya vive un momento di appannamento che perdura dall'andata contro il Real Madrid e stasera potrebbe anche accomodarsi in panchina, sacrificato sul trono dell'equilibrio e di una nuova trovata di marca allegriana: ovvero Cuadrado terzino destro in una linea difensiva a quattro.
Il colombiano è stato provato ieri in allenamento in quella posizione ed anche l'affermazione buttata lì in maniera scherzosa nella conferenza stampa di ieri ("Domani si gioca a due, senza terzini!"), potrebbe avere un fondo di verità. Se infatti a destra ci sarà Cuadrado, a sinistra potrebbe stazionare Alex Sandro e di fatto la Juventus giocherebbe con due terzini che definire offensivi è dire poco. Continuando a vedere il possibile schieramento della Juventus, in mezzo alla difesa non ci sarà Giorgio Chiellini, che ha finito anzitempo la stagione, e forse non sarà della partita nemmeno Benatia, apparso deconcentrato negli ultimi due match. Centrocampo a tre, con Matuidi, Pjanic e Khedira a costruire la cerniera davanti alla difesa, mentre in attacco, come detto, non ci sarà Dybala. Al posto della Joya ci saranno Douglas Costa e Mario Mandzukic, con Higuain a guidare il reparto offensivo.
La scelta di Allegri di tenere fuori dall'undici titolare la Joya, però, non va presa solo come una bocciatura. Il tecnico livornese ci ha ormai abituati a voler tenere almeno un super-sub da poter sfruttare a gara in corso e in questo caso sarà proprio Dybala a dover spaccare la partita con il suo ingresso in campo. Il numero dieci bianconero sarà, verosimilmente, il primo giocatore della Juventus ad entrare in campo nel secondo tempo, seguito dall'altro super-sub, Bernardeschi, finalmente a completa disposizione. Due ingressi per ribaltare la situazione nel caso in cui essa non vada bene alla Juventus, perché se è vero che vincere è l'unica cosa che conta, stasera questo motto sarà anche una verità assoluta.