La bocciatura e la sostituzione durante l'intervallo di Juventus-Napoli è un chiaro segnale di come Massimiliano Allegri non sia soddisfatto del rendimento e dell'atteggiamento di Paulo Dybala, che contro partenopei e Crotone ha disputato le uniche due partite della sua carriera bianconera senza mai tirare verso la porta degli avversari. Un dato allarmante sia per il tecnico di Madama, sia per la dirigenza, ma anche per i tifosi.
Dybala è ovviamente un patrimonio della Juventus e come tale deve essere difeso. L'argentino non è in spolvero e lo si è capito da ormai due settimane, ma questo potrebbe anche essere dovuto all'infortunio avuto lo scorso inverno. La noia muscolare che lo ha tenuto fermo nella pausa natalizia lo ha costretto a saltare il richiamo di preparazione effettuato da tutti gli altri compagni, costringendolo a mettersi al lavoro settimana scorsa mentre Madama affrontava la trasferta di Madrid. Con tutta la rosa in Spagna, la Joya ha lavorato in solitaria a Vinovo aumentando i carichi di lavoro ed ora ne sta pagando il prezzo. Contro il Napoli il numero dieci doveva svolgere l'esatto lavoro svolto all'andata: pressing alto, recupero palle e rilancio dell'azione. Purtroppo per lui e per Allegri, però, le gambe non rispondevano a dovere e la prestazione di Dybala è stata dunque pessima con conseguente pioggia di critiche sia per l'allenatore, sia per il numero dieci bianconero.
La sostituzione durante l'intervallo di certo è stato un brutto colpo per il morale dell'argentino, ma il tecnico livornese continua ad avere una illimitata fiducia nelle sue qualità. A San Siro contro l'Inter, la Juventus dovrà affrontare l'ennesima gara chiave della stagione con l'obbligo di vittoria ed Allegri schiererà ancora una volta Dybala tra i titolari. La Joya non ha mai segnato ai nerazzurri nell'arco della sua carriera ed una sola volta nello stadio milanese - al Milan, ovviamente -. Anche per questo la partita di sabato potrebbe essere quella decisiva per il futuro del numero dieci bianconero: un patrimonio da proteggere, ma il cui tempo potrebbe esaurirsi a breve.