Clamoroso a San Siro: il Benevento evita (almeno fino a domani) la matematica retrocessione sbancando il Meazza contro il Milan nel terzo anticipo della trentaquattresima di Serie A. 0-1 firmato da Iemmello a metà primo tempo, a nulla servono gli sforzi (quasi sempre deboli) dei rossoneri per ribaltare la situazione. La squadra di Gattuso conferma il suo momentaccio di forma e di risultati, con la vittoria che manca oramai da cinque gare ed il rischio di perdere anche il posto valido per la prossima Europa League.
Rino Gattuso regala un turno di riposo a Suso schierando un 4-4-2 con Cutrone ed André Silva davanti. In mezzo fosforo e muscoli sono garantiti da Biglia e Kessié, con Bonaventura e Borini come esterni. Dietro manca ancora Romagnoli, è Zapata a completare il reparto con Bonucci, Calabria e Romagnoli davanti a Donnarumma. Dall’altra parte è 4-3-3 con De Zerbi che non rinuncia alla qualità: Puggioni tra i pali, Tosca e Djimsiti fanno i centrali con Letizia a sinistra e Sagna a destra. In mezzo Cataldi, Sandro e Viola formano il terzetto di centrocampo, con Brignola e Djuricic a supportare Iemmello.
Primissima occasione del match a favore del Milan: Biglia costruisce, la palla filtra a destra dove Borini calcia dentro. Sandro anticipa all’ultimo Cutrone, a botta sicura col destro, mentre Tosca si immola per impedire il tap-in ad André Silva. La partita comunque è attivissima e si corre tanto, negli spazi che lasciano entrambe le difese. Il brivido per i rossoneri arriva però dal fuoco amico: Rodriguez esagera nel retropassaggio e costringe Donnarumma alla corsa della vita, dietro al pallone che rotola inesorabilmente verso l’autogol. Il portiere campano, però, è bravo e aiutato dai quasi due metri che madre natura gli ha fornito, e riesce ad evitare il patatrac con la scivolata.
L’incubo, però, si avvera in altra forma poco prima della mezz’ora: il Benevento ruba palla in avanti con Nicola Viola che, col suo mancino educato, lancia in profondità Iemmello. L’attaccante brucia la linea (conferma del VAR sulla partenza regolare) ed infila Donnarumma col destro per lo 0-1. Gattuso a questo punto infoltisce il centrocampo allargano Cutrone ed arretrando Bonaventura per passare al classico 4-3-3. Gli effetti si vedono, ed il Benevento sembra leggermente in apnea: Kessié ne approfitta e, ricevuto da Calabria, pesca Cutrone sul secondo palo col mancino. Stop di petto, il baby-centravanti per poco non trova l’eurogol calciando al volo in anticipo, ma la palla si spegne sopra l’incrocio.
Al quarantesimo le squadre sono già lunghe, e ci prova anche Bonaventura col mancino (due tiri fotocopia in due minuti), ma Puggioni è attento a smanacciare la prima e bloccare la seconda. I campani resistono e tornano negli spogliatoi in vantaggio.
Gattuso scuote i suoi già al terzo del secondo tempo, con Suso a rimpiazzare Borini, ma la prima chance, clamorosa, è rappresentata dal mancino in corsa, dal limite, di Cataldi, che gira e vola a pochi centimetri dalla porta di Donnarumma. Dai rossoneri arrivano diversi tiri dalla lunga distanza, nelle persone di Suso e Biglia, ma quando la palla centra la porta Puggioni controlla senza problemi. Di tutt’altra qualità l’azione di Kessié: l’ex-Atalanta strappa, sfrutta il break centrale ed arriva al destro dal limite. Fiondata che si stampa sulla traversa, rimbalza in campo e torna buona.
Nonostante il brivido e gli ingressi di Kalinic e Diabaté la gara rimane inchiodata sullo 0-1 ed anzi, in contropiede, è Viola a sfiorare il raddoppio col mancino che sibila accanto al palo. A venti dal termine Biglia è costretto ad abbandonare anzitempo il campo, vittima di una ginocchiata sulla schiena in contrasco, ed al suo posto entra, freddo, Locatelli. Pochi secondi dopo il cambio arriva il guizzo di Suso: Cutrone sbuca sul secondo palo, inchioda di testa e trova il miracolo di Puggioni. La palla resta lì, Bonaventura arriva a botta sicura ma trova Djimsiti a dirgli di no quasi sulla linea. A questo punto il pasticcio lo combina, per gli ospiti, Diabaté che, prima per un fallo a centrocampo su Bonaventura e poi per una gomitata netta su Bonucci rimedia due gialli in cinque minuti e finisce sotto la doccia pochisismo tempo dopo essere entrato in campo.
A questo punto il Milan si riversa in avanti ma l’attacco è disordinato e sconnesso, ed i campani riescono a difendersi mettendo tutti gli effettivi davanti a Puggioni. Alla fine dei sette di recupero De Zerbi può festeggiare: il suo Benevento vince 0-1 a San Siro, tiene per la prima volta la porta inviolata in trasferta e rimanda la matematica retrocessione almeno di un giorno.