La prossima giornata di Serie A segnerà sicuramente un passaggio cruciale nella lotta per lo Scudetto fra Juventus e Napoli, con lo scontro diretto dell'Allianz Stadium che potrebbe lasciare messaggi piuttosto pesanti. Sarà la sfida le due migliori difese del campionato, interpreti di visioni opposte del calcio, presumibilmente bloccata sullo scacchiere della classica battaglia tattica fra Allegri e Sarri. A rompere gli equilibri potranno - e dovranno, per le rispettive fazioni - essere due giocatori in particolare, ed il richiamo immediato va a coloro che per qualità assolute e momento di forma vedremo sicuramente in azione dall'inizio domenica prossima, cioè Douglas Costa e Lorenzo Insigne.
Il primo, brasiliano di Sapucaia do Sul, acquistato già con un curriculum piuttosto importante dalla Vecchia Signora in un'operazione che complessivamente potrebbe arrivare ad essere di 46 milioni di euro. Dopo un breve periodo di ambientamento, in cui Flash ha cambiato anche alcuni dei lati più frenetici del suo gioco per far largo ad un qualcosa di più razionale, i risultati sono stati evidenti: con 9 assist, è il secondo ad averne collezionati di più in campionato (insieme ad Immobile), nonostante un minutaggio non proprio continuo nella prima porzione dell'annata. Adesso però è diventato cruciale nelle transizioni della squadra di Max Allegri, a portare a disposizione la propria folgorante combinazione di qualità e velocità che a tratti pare davvero inarrestabile.
Contro la Sampdoria nella 32esima giornata, Douglas Costa ha offerto uno dei saggi più dominanti delle proprie abilità calcistiche, mettendo a referto tre assist nei 47 minuti più recupero giocati.
Dall'altro lato un napoletano fedele alla propria città prima di tutto nel modo di essere, evolutosi sotto la sapiente gestione di Maurizio Sarri da buon giocatore in campione "di sistema". Nel 4-3-3 dell'attuale tecnico, il compito dell'italiano è quello di mettere qualità e talvolta fantasia in una serie di situazioni di gioco ripetute, molto simili fra loro. Lui risponde sempre presente, riuscendo a rendersi costantemente pericoloso sia quando va al tiro (preferibilmente a giro sul palo lontano) sia quando cerca l'assist, che sia per il classico taglio di Callejon o di chiunque in luogo dell'ex Real. Per lui sono 7 gli ultimi passaggi vincenti nelle precedenti 33 giornate, ma in le sue prestazioni nell'ultimo periodo sembrano essere tornate al 100% dopo un periodo di leggero appannamento. E quando il 24 è al meglio, ne risente positivamente tutta la sua squadra.
Parliamo comunque di giocatori diversi che rappresentano bene il dualismo fra le realtà che si stanno giocando il titolo nel massimo torneo nazionale. Costa è un campione arrivato dall'estero a peso d'oro, giocatore moderno con strabordanti qualità singole che non sono tanto inserite in un modello di calcio perfetto, quanto invece hanno la possibilità di talvolta muoversi in un ambito di giocate conosciute ma spessissimo di mettersi in proprio e risolvere le partite con una giocata estemporanea. Insigne è uno scugnizzo, cresciuto in casa dalla società partenopea, che senza i riferimenti abitualmente reperibili nella squadra ha fatto fatica a ripetersi ma che, proprio in quei riferimenti, ha trovato una straordinaria continuità di rendimento ed una base per svilupparsi ancora ed ancora, visto che la carta d'identità non è ancora pressante (classe 1991).
Il gol segnato all'Udinese nella scorsa giornata rappresenta un po' tutte le abilità di Insigne, prima nell'associarsi coi compagni, poi nel muoversi perfettamente e nel rifinire l'azione con qualità estrema.
Tra i due esistono poi comunque delle analogie: l'abilità nel primo controllo, nell'uno-contro-uno e nei cross sono soltanto degli esempi. Entrambi poi sono calciatori che hanno maturato anche una buona attitudine difensiva nelle attuali esperienze, riscoprendosi anche "operai" tante volte. Tuttavia è chiaro che si parli di attuazioni differenti dello stesso ruolo, attuazioni che si collocano chiaramente nella visione della Juventus e del Napoli. Domenica tutto questo andrà a confronto, e soltanto una di queste due visioni a fine anno avrà portato allo Scudetto. Sarà quella classica, bianconera, o quella sognatrice, tinta di azzurro? Lo scopriremo fra poche settimane...