"Il campionato in ogni caso non finirà domenica". Ha le idee chiare sul messaggio da lanciare Giorgio Chiellini, difensore della Juventus, a poco più di 48 ore dalla sfida-Scudetto col Napoli nella 34esima giornata dell'attuale Serie A. Poi però, ai microfoni di Sky Sport e come riportato dal sito ufficiale della sua squadra, l'italiano non ha potuto fare a meno di sottolineare l'importanza della gara: "La posta in palio è comunque molto alta. Sarà un bel match, che non vediamo l'ora di giocare, per misurarci con l'avversario, credo che gli episodi saranno determinanti e potranno far scatenare o meno la partita. Se non si dovesse sbloccare nel primo tempo non credo sarà una gara spettacolare".
Un girone fa la Vecchia Signora s'impose per 0-1 al San Paolo col gol dell'ex di Higuain. All'alba di quella giornata, era l'Inter a guidare la classifica ed i campioni d'Italia in carica erano terzi. Da lì in poi praticamente il percorso è stato di sola crescita, aldilà di qualche stop qua e là: "Fu importante per noi, perché in quel momento tutti ci davano già per morti o morenti e invece giocammo con orgoglio, da grande squadra e da quel momento siamo riusciti a recuperare il gap e a tornare una squadra ermetica. Non fu però quella gara a determinare la differenza attuale, ma la costanza mostrata nei mesi successivi". Nonostante però quanto di buono mostrato finora ed un rendimento pressochè massimale nell'anno nuovo, i partenopei hanno retto alla grande il passo ed evitato di lasciare che la corsa al titolo terminasse parecchio tempo prima. E non è un merito da poco: "Bisogna fare i complimenti al Napoli che ha vinto molte partite difficili e nelle ultime ha ribaltato situazioni in cui era in difficoltà. Questo significa che al di là delle qualità tecniche ha grande cuore. Da parte nostra c'è la volontà di dimostrare di essere i più forti e di vincere il settimo scudetto. Ora come ora ci rendiamo conto di quanto sarebbe importante, ma non di quanto sarebbe difficile ripetersi e ora che abbiamo l'occasione di centrare questo traguardo non possiamo farcela sfuggire".
A proposito di quei rarissimi stop sopracitati, nell'ultimo turno stagionale i torinesi hanno ottenuto nulla più di un misero pareggio all'Ezio Scida, contro il Crotone. Non è stato tanto il risultato in sé quanto la prestazione degli ospiti a deludere nel turno infrasettimanale, che ha permesso proprio al Napoli di accorciare il proprio distacco rispetto alla vetta a pochi giorni dal big match. Ma attenzione a giudicare in fretta una semplice giornata storta: "A livello mentale si spende molto e non si può essere sempre al 200%. Siamo arrivati a giocare contro la SPAL dopo un periodo tirato e in una situazione di emergenza in attacco che non ci ha permesso di ruotare. Le ultime due trasferte sono state anche condizionate dalla Champions, che dà e toglie: dà delle emozioni incredibili, perché la doppia sfida contro il Real, anche se ha avuto un epilogo negativo, è stata bella e ce la porteremo dentro negli anni e ci servirà di insegnamento. Passare però dal giocare al Bernabeu a Benevento o a Crotone non è semplice come si può pensare".
Tornando a parlare degli azzurri, sono noti più o meno a tutti le capacità offensive del loro 4-3-3, sistema peraltro rafforzatosi parecchio anche sotto l'aspetto difensivo col passare degli anni. La squadra ha attraversato un periodo un po' di crisi realizzativa, prima di tornare a contare su Arkadiusz Milik e trovare un'alternativa molto interessante. Insomma l'ex Fiorentina avrà un compito arduo, e poi magari troverà il quinto gol in carriera contro uno degli avversari da lui storicamente preferiti per segnare: "Speriamo sia di buon auspicio, ma l'importante è vincere. Firmerei più per non prendere gol che per segnarne uno. Ora come ora gli obiettivi personali non contano nulla. Il Napoli giocherà con il 4-3-3, non credo forzeranno con tutte le quattro punte, anche per tenere un cambio offensivo. Il rientro di Milik è stato importante e sono contento per lui perché è stato molto sfortunato e non era semplice trovare la forza mentale di riprendersi. Noi però faremo di tutto per non farle segnare lui e i suoi compagni".
Infine, dovesse risultare decisivo pure nella partita realisticamente più importante del campionato, potremmo parlare della miglior stagione in carriera di Chiellini fino a questo punto. Pochi problemi fisici ed una grande affidabilità per il numero 3 juventino di recente: "Aspettiamo questo mese, le valutazioni le faremo alla fine. Sono contento per aver trovato continuità dopo qualche anno un po' problematico e giocare a fianco di tanti campioni aiuta".