La Juventus era chiamata ad una reazione di forza non indifferente dopo la delusione del Bernabeu. E l'avversario non era nemmeno tanto semplice, soprattutto alla luce della partita d'andata dove i bianconeri furono schiacciati dalla Sampdoria di Giampaolo, una delle rivelazioni di questo campionato. I tre punti sono arrivati grazie a tre gol figli di tre assist di Douglas Costa, giocatore che sembra essere quasi eccessivo per questa Serie A. Allegri voleva farlo riposare dopo le vane fatiche di Champions ma l'infortunio di Pjanic, uscito anzitempo, ha costretto il mister bianconero a forzare l'ingresso dell'ex Bayern.
Dal poliedrico 4-3-3 iniziale, che poteva sembrare un 3-5-2 così come un 4-4-2 con Matuidi esterno, si è passati al 4-2-3-1 con Douglas Costa a giganteggiare sulla fascia e conseguentemente a spaccare la partita. Un match abbastanza imbrigliato fino al gol di un ritrovato Mandzukic che dopo prestazioni insufficienti, si riscatta siglando il suo quinto gol in campionato dopo la doppietta al Bernabeu. Questione di stimoli? Probabile. Intanto alla chiamata di cui sopra, la Juventus ha risposto "presente", con una prova di forza in cui doveva riscattare la beffa dei blancos di Ronaldo. Una vittoria quasi obbligata visto il pareggio del Napoli in casa del Milan. Una vittoria che lancia in bianconeri a più sei, ad una settimana dallo scontro diretto che potrà decidere moltissimo.
Non può non strappare un sorriso il gol dello sfortunatissimo Howedes, alla seconda presenza con la maglia della Juventus, che sigla il secondo gol con un pregevole colpo di testa. Un calvario, quello del tedesco, iniziato sin dal suo approdo estivo alla Juve e che sembrava non avere mai fine. Buonissima partita la sua, con una sola sbavatura a risultato già acquisito, ma che comunque ha mostrato quella solidità che ha sempre garantito. Schierato inizialmente al fianco di Rugani, nel ruolo di terzino destro contenitivo, Howedes ha dato prova di una buona fase difensiva, che potrà apparire scontato per molti aspetti legati alla storia calcistica del giocatore, ma che in realtà così scontato non è. Il motivo è presto detto. Giocare solamente sessanta minuti contro il Crotone in tutto il campionato per poi riaccomodarsi in infermeria, essere lontani dal rettangolo verde d'allenamento e di gioco, può causare moltissimi problemi circa l'approccio alla partita. Magari anche qualche timore di una qualche ricaduta. Non era semplice, dunque, tornare in campo e mostrare tutta la grinta che si ha in corpo. Quella voglia di riscatto che Howedes, così come tutta la Juventus, covava dentro di sé.