Il Milan si è spento sul più bello: la squadra di Gattuso si è arresa ad un sogno troppo grande, la qualificazione alla prossima Champions League. Un vero peccato vista la rimonta compiuta dai rossoneri in questi mesi. Doveroso ora consolidare la qualificazione all’Europa League.

Domenica prossima il Milan affronterà il Napoli, senza lo squalificato Bonucci e l’infortunato Romagnoli. Negli ultimi mesi, l'ex tecnico della Primavera ha puntato sempre sui "soliti" e, a lungo andare, ha pagato come scelta. Nelle ultime uscite, i suoi titolarissimi sono apparsi stanchi e scarichi fisicamente, basti pensare a Bonaventura (ma non solo ndr) e, di conseguenza, la squadra ha perso di brillantezza e concentrazione. Una scelta discutibile? Forse. Contro il Sassuolo i rossoneri non sono andati oltre il pareggio e non hanno sfruttato a pieno le sconfitte di Inter e Roma. Domenica sera, come nelle scorse gare, al Milan è mancata la giusta cattiveria sotto porta: Cutrone, Kalinic e Andrè Silva sono stati poco propositivi e lucidi e non sono riusciti a spostare gli equilibri del match. Un calo fisico purtroppo era inevitabile dopo i 2/3 mesi di tour de force. Il Milan ha speso tanto per rimontare, ora è in affanno.

Il quarto posto resta una chimera. Il Milan punterà a salvare il sesto posto che vale l'Europa League: non sarà come la Champions, ma è sempre una competizione che merita rispetto. Un obiettivo prestigioso, ma i rossoneri hanno anche altri rivali, come la Fiorentina, a soli due punti dalla squadra di Gattuso. A Milanello sperano di conquistare attraverso il campionato il biglietto per l'Europa, per non giocare al rischiatutto nella finale di Coppa Italia contro la Juventus il prossimo 9 maggio a Roma. Se i rossoneri dovessero vincerla si qualificherebbero anche per l’Europa League. Se invece dovessero essere i bianconeri ad alzare il trofeo, il posto per la qualificazione andrebbe alla settima in classifica in Serie A.