Una Juventus più zoppicante del solito soffre ma vince contro l'arcigno Benevento. Nonostante un gioco non brillantissimo e qualche brivido difensivo di troppo, infatti, i bianconeri escono indenni dalla sfida del Vigorito, segnando quattro reti e subendone però due. Avanti grazie ad un bel mancino a giro di Dybala, i ragazzi di Allegri si fanno pareggiare da Diabaté, tornando di nuovo avanti dagli undici metri e sempre con Dybala. Seconda frazione ugualmente emozionante: il Benevento la pareggia sempre con lo scatenato Diabaté, Viola atterra Higuain venticinque minuti dopo e regala un rigore ai bianconeri, trasformato dalla Joya. Chiude definitivamente i conti, una perla di Douglas Costa. Juventus che sale momentaneamente a +7 sul Napoli, Benevento ultimo ma con l'onore delle armi.
Padroni di casa che scendono in campo con il 4-2-3-1. Davanti a Puggioni, difesa a quattro composta da Sagna, Djimsiti, Tosca e Venuti. Unica prima punta, Diabaté, sostenuto dal terzetto di trequartisti Brignola-Guilherme-Djuricic. Chiavi del gioco affidate a Viola, lanciato in mediana con Sandro. Un simile 4-3-2-1 per gli ospiti, con Allegri che cambia qualcosa in vista del ritorno di Champions League. Szczęsny in porta, protetto dalla coppia centrale Benatia-Rugani e dai terzini Lichtsteiner ed Alex Sandro. A centrocampo torna Claudio Marchisio, che con Matuidi affianca Pjanic. Mandzukic schierato come prima punta, Cuadrado e Dybala ai suoi lati.
Primi minuti prevedibilmente a tinte bianconere, con la Juventus in possesso ed il Benevento attento nel difendere dietro la linea della palla. Al quarto di gioco prima occasione per i bianconeri, con Pjanic che scodella al centro verso un Mandzukic poco preciso al momento di colpire di testa. Il pallone termina infatti alla sinistra di Puggioni. Attendista, il Benevento punge quattro minuti dopo, quando è Djuricic a partire in contropiede e farsi tutto il campo, servendo poi Diabaté. Szczęsny esce e fa sua la sfera. Nonostante una discreta trama, i ragazzi di Allegri non riescono a creare pericoli, colpa anche di un Mandzukic apparentemente fuori forma. Al quarto d'ora, l'ordinato collettivo di casa riesce a tirare in porta con Sagna, che dopo una fase abbastanza concitata si trova il pallone sui piedi e conclude di destro, mandando alto. Da un goal mancato, il goal subito: passano pochi secondi e la Juventus si proietta in avanti, trovando il vantaggio con un gioiellino di Paulo Dybala.
Servito da un Cuadrado precedentemente visto da Alex Sandro, l'ex calciatore del Palermo riceve e tira, trovando una parabola di sinistro che non lascia scampo a Puggioni. Gran goal della Joya, Juventus che sblocca dunque la sfida grazie ad un guizzo di uno dei suoi singoli. Affatto decisi a cedere le armi già nel primo tempo, i giallorossi di casa mancano il pari al 22': da corner, infatti, il tiro dal limite di Sandro viene bloccato da Szczęsny, comunque attendo sulla conclusione non insidiosissima. L'idea dell'ex Tottenham è solo il preludio al goal campano, concretizzato due minuti dopo grazie allo scatenato Diabaté, che allunga il gambone ed approfitta di una protezione difensiva non perfetta dei centrali bianconeri. Tutto parte da un tiro di Djuricic sventato da un miracoloso Szczęsny, in seguito nessuno allontana ed è Guilherme a servire il compagno, lucido nell'appoggiare in rete.
La reazione della Juventus non è come ci si aspetta da una corazzata del genere: i bianconeri non riescono infatti ad offendere, sfiorando solo al 31' l'ipotetico 2-1 da punizione: il mancino di Paulo Dybala non sorprende però l'esperto Puggioni. Continuando a spingere, gli ospiti mancano seriamente il vantaggio appena tre minuti, quando è Cuadrado ad angolare a tu per tu con il portiere sannita, trovando però solo il fondo. Ottimo il lancio di Pjanic, meno il sinistro rasoterra del colombiano da posizione molto favorevole. Al 36' altra azione offensiva della Juventus, che segna grazie ad un bel goal di Mandzukic su traversone di Cuadrado. Il direttore di gara Pasqua annulla però per un presunto tocco di mano ed ammonisce croato, bravo comunque a toccare in porta praticamente da terra. L'ultima azione del primo tempo capita al 44', quando Pjanic viene atterrato in area da un intervento di Djimsiti. Dal dischetto Dybala non sbaglia, spiazzando Puggioni. Juve che conclude sul 2-1 il primo tempo.
Seconda frazione che registra un periodo di particolare equilibrio tattico. Il primo tiro dei secondi quarantacinque capita sui piedi di Guilherme, che al 49' prova ad imitare il goal di Dybala trovando però il calcio d'angolo. Sugli sviluppi del corner, Diabaté elude Benatia e stacca benissimo, pareggiando la sfida e sottolineando ancora una volta i limiti della retroguardia bianconera. La risposta bianconera capita al 53' sui piedi di Cuadrado, il suo tiro dalla distanza non trova però fortuna. Rispetto al primo tempo i bianconeri faticano a costruire gioco, arrivando spesso dalle parti dei difensori sanniti ma non riuscendo a sfondare una linea giallorossa comunque attenta ed ordinata. All'ora di gioco tiro dalla distanza di Marchisio, il pallone esce forse toccato da Brignola. E' una Juventus macchinosa e poco pungente, vicina al goal solo da punizione e con Pjanic, che manda fuori al 65'.
Sempre ballerina da corner, la squadra di Massimiliano Allegri rischia ancora tre minuti dopo, quando è un traversone di Viola a non trovare la decisa deviazione di un compagno. Il mediano si ripete al 72' dalla distanza, pallone abbastanza sopra la porta protetta da Szczęsny. Solo un episodio può aiutare i bianconeri e questo avviene appena due minuti dopo, quando è proprio Viola ad atterrare Higuain in area. Dal dischetto ancora freddissimo Paulo Dybala, che per la seconda volta spiazza Puggioni e si prenota il pallone grazie alla personale tripletta. I sanniti però non ci stanno e, al 76', aggrediscono la Juventus con Iemmello, bravo a superare Rugani ma fermato dall'ottima uscita di Szczęsny. Le velleità sannite si spengono però all'82', quando è Douglas Costa a cacciare un vero coniglio dal cilindro.
Servito da Higuain in contropiede, l'esterno ex Bayern Monaco prende il pallone dal limite destro del campo e supera Venuti, accelerando e lasciando partire una sventola mancina da posizione siderale. Nessuna speranza per Puggioni, che può solo raccogliere il pallone dalla propria porta. Il goal viene accolto in maniera liberatoria, dalla Juventus e da Costa, che forse eccede nell'esultanza zittendo il pubblico del Vigorito. Fino al novantaquattresimo, nessun'altra emozione: la Juventus controlla ed il Benevento sfiora il goal solo con Viola, il cui tiro viene deviato goffamente da Szczęsny. Finisce dunque così, con i bianconeri vincenti nonostante la brutta prova. Migliore in campo per i padroni di casa, Diabaté. Per gli ospiti in evidenza Dybala.