Otto giornate alla fine del campionato e, per la prima volta da diversi anni, la Serie A presenta un quadro più che mai equilibrato nella corsa a tutti i posti di rilievo: se il Napoli prova ad interrompere l’egemonia della Juventus in campo nazionale (-4 per gli uomini di Sarri) dietro sono quattro – o quasi – le squadre a contendersi il terzo ed il quarto posto che vogliono dire qualificazione alla prossima Champions League.

Dopo il recupero della ventisettesima giornata, tragicamente interrotta dalla scomparsa di Davide Astori, la classifica presenta una situazione abbastanza complessa attorno alla zona Champions: a guidare il trenino è la Roma, con 60 punti tondi, in perfetta media di due a partita, frutto di 18 vittorie, 6 pareggi ed altrettante sconfitte. Dietro, a -1, l’Inter di Spalletti che dopo lo sfolgorante inizio e la crisi della prima parte del girone di ritorno sembra aver ritrovato qualità con le esplosioni di Rafinha e Joao Cancelo. 57, invece, le lunghezze per la Lazio di Simone Inzaghi, che ha vinto una partita in più dei nerazzurri ma ne ha anche perse quattro in più. Staccato, e probabilmente già fuori dalla corsa a meno di miracoli, il Milan, che con 51 punti avrebbe bisogno di un miracolo per accorciare sulla zona calda nel finale di stagione. Comunque, appunto, saranno le prossime otto tappe a svelarci il destino della stagione: andiamo ad analizzare calendario ed impegni esterni al campionato che condizioneranno la volata da qui a fine maggio.

La Roma, come detto, parte forte della posizione più avanzata e, a conti fatti, probabilmente anche della rosa con maggiore qualità e completezza nei reparti. I ragazzi di Di Francesco, a meno di congiunzioni astrali decisamente improbabili, saluteranno la Champions League di quest’anno tra una settimana all’Olimpico, dopo aver incassato un pesante 4-1 a Barcellona. Di conseguenza, potranno concentrare tutte le energie sul campionato: una Fiorentina in formissima ed il bollente derby sono i pericoli nell’immediato, ai quali seguirà però un periodo relativamente più “morbido”: Genoa, SPAL, Chievo e Cagliari, al netto delle ipotetiche dinamiche in zona salvezza, dovrebbero essere avversari abbordabili. Il big match con la Juventus è fissato per la penultima giornata (attenzione, perché in caso di vittoria nello scontro diretto con il Napoli i bianconeri potrebbero arrivare a Roma già col titolo in tasca), mentre a chiudere sarà la trasferta dei giallorossi al Mapei Stadium contro il Sassuolo.

L’Inter, vede davanti a sé un calendario abbastanza simile, da affrontare però con una rosa molto contata: Spalletti viaggia da inizio campionato con 16/18 uomini, ma ha dalla sua il vantaggio di affrontare una sola competizione sin dall’inizio. I nerazzurri, dunque, possono prendersi tutta la settimana per preparare un incontro ed ultimamente sembrano aver trovato la quadratura del cerchio con il 4-2-3-1 che vede Brozovic da perno basso e Rafinha ad agire tra le linee. Le prossime due trasferte, contro il Torino del (forse) rinato Belotti e l’Atalanta, vorranno dire molto, prima delle gare contro Cagliari e Chievo che, a seconda degli sviluppi nei bassifondi, potrebbero essere tanto incontri contro squadre virtualmente salve quanto guerre all’ultimo sangue alla ricerca di punti cruciali. Impossibile, invece, che la Juventus arrivi a San Siro, alla giornata 35, con i giochi già chiusi: gara ostica, così come il finale contro la Lazio che, così si augurano i tifosi neutrali, potrebbe diventare un meraviglioso spareggio secco per il quarto posto. In mezzo tra bianconeri e biancocelesti, Udinese in trasferta e Sassuolo in casa.

A proposito di biancocelesti, la Lazio di Simone Inzaghi è forse la squadra che dovrà maggiormente far caso al calendario: dovessero passare il turno, non improponibile, contro il Salisburgo in Europa League, i laziali potrebbero avere impegni infrasettimanali anche oltre il 12 aprile, proprio nel momento più caldo del campionato. Per Immobile e compagni sarà uno slalom da pista nera, o quasi: dopo la trasferta di Udine e quella già citata in Austria, arriverà un pacchetto di cinque partite ognuna a proprio modo complessa. Su tutte ovviamente il derby della capitale, ma anche, alternate, le due trasferte contro Fiorentina e Torino e le gare casalinghe contro Sampdoria ed Atalanta: sostanzialmente, Immobile e compagni affronteranno in fila tutte le tre squadre attualmente in lotta per il settimo posto e quella che le segu. Il Crotone, invece, potrebbe ospitare la Lazio con i giochi retrocessione già decisi: in caso contrario, i calabresi si giocheranno il tutto per tutto prima dell'ultima giornata, con la già citata Lazio-Inter.

Infine, una citazione è necessaria per la situazione del Milan, anche se la squadra di Gattuso attualmente paga otto punti ai cugini dell’Inter e nove alla Roma. Il calendario delle prossime sei giornate sembra leggermente strizzare l’occhio ai sette volte campioni d’europa, che al netto della sfida al Napoli della prossima settimana affronteranno Sassuolo, Torino, Benevento, Bologna e Verona. Le note dolenti, però, arrivano guardando alla metà di maggio: subito dopo la finale di Coppa Italia contro al Juventus, infatti, Bonucci e compagnia voleranno a Bergamo per affrontare l’Atalanta, per chiudere poi la stagione a Milano contro la Fiorentina. Non il massimo per una squadra che già ad inizio aprile dà netti segnali di fatica fisica ed è chiamata a recuperare diversi punti di ritardo per provare a centrare l’obiettivo dichiarato ad inizio stagione.