Dopo la sconfitta contro l'Atalanta, mister Oddo cerca di tenere compatto l'ambiente. Domani arriva già la Fiorentina, per recuperare la sfida rinviata per la tragedia sportiva che colpì i viola proprio ad Udine.
Dopo l'Atalanta il mister non ha colpevolizzato i giocatori, ma ha parlato di sue responsabilità: "L'allenatore è sempre responsabile, quando le cose non vanno bene le colpe vanno distribuite per tutti, ma l'allenatore è chiamato responsabile perchè è chiamato a trovare soluzioni alle difficoltà e io le responsabilità del momento difficile me le assumo, indipendentemente da chi le ha create. L'unica partita dove avrei bastonato i miei giocatori è stata quella col Sassuolo, per il resto gli errori ci sono e sta all'allenatore mettere fuori quei calciatori che continuano a sbagliare. Contro l'Atalanta abbiamo fatto il massimo, i valori dall'altra parte erano nettamente superiori e lo dimostrano i punti in classifica". Sabato scorso comunque l'impegno non è mancato: "Difficilmente avremmo potuto fare di più, lo ha detto lo stesso Gasperini che sono andati in difficoltà, perchè di solito in casa loro creano molto di più. Noi avevamo preparato la partita così e i giocatori hanno dato tutto. Siamo oggettivamente in un momento di difficoltà, però ribadisco quanto detto post Sassuolo: un giocatore in questo momento se sente dopo tre minuti un applauso e non un fischio allora si carica, non è uno sfogo, è un appello a star vicino ai giocatori, perchè si impegnano al massimo. Poi i tifosi sono liberi di agire come preferiscono, visto che pagano il biglietto. Quello che fa arrabbiare sicuramente sono quelle distrazioni che ti fanno perdere una partita in cui stavi ottenendo un buon risultato contro un avversario difficile, però la concentrazione è difficile da allenare, è anche questione di esperienza. Io a Bergamo comunque durante la partita ho avuto sensazioni decisamente diverse rispetto alla sfida con il Sassuolo, una squadra più determinata e positiva. È l'atteggiamento che mi fa pensare positivo, cercando di dare il massimo anche contro la Fiorentina".
Partita particolare, visto che era proprio la sfida che si sarebbe dovuta giocare il giorno della tragedia Astori: "Sicuramente sarà una partita particolare, visto che tutto è nato qui. Sarà particolare per la Fiorentina, lo sarà anche per noi. Mentalmente sicuramente i ricordi vanno a quel giorno, visto che la partita che si sarebbe dovuta giocare era questa e che una tragedia del genere non si dimentica".
Degli infortunati impossibile recuperare qualcuno in pochi giorni, rientreranno solo gli squalificati: "Di fatto solo Barak. Recuperiamo Lasagna in panchina e Hallfredsson sempre per la panchina. Noi in questo momento abbiamo bisogno di 11 giocatori al massimo della forma. Abbiamo bisogno il più possibile di giocatori che stanno bene fisicamente e mentalmente, quindi per domani guarderò questi due aspetti. Il più delle volte per uscire da questi cicli basta un punto, un risultato positivo per rompere l'incantesimo. Proprio per questo chiedo il supporto dei tifosi per uscire da questo tunnel, mi aspetto che questi fischi possano tramutarsi in applausi durante la partita. Poi se a fine partita ce li meriteremo, saremo fischiati".
Tante le critiche a Perica, che quest'anno sta deludendo in ogni partita giocata: "Credo che il problema di Stipe sia, al pari di tanti altri, mentale. L'anno scorso ha fatto 6 gol. Un giocatore che in A fa 6 reti qualche qualità ce l'ha. Poi chiaramente hanno tutti le proprie caratteristiche, se mi chiedete se è un giocatore tecnico chiaramente vi dico di no, però se mi chiedete se dà tutto allora vi rispondo di sì e a noi in questo momento servono questo tipo di giocatori. Io in questo momento ho poche scelte. Gli unici due attaccanti sono Lopez e Perica, tocca a me scegliere, se il giocatore in campo segna ho indovinato, sennò ho sbagliato".
Il tecnico comunque non si sbilancia sulle sue colpe: "Vi dirò a fine anno che colpe ho, in questo momento non serve creare polemiche, dobbiamo solo pensare a invertire questa tendenza".
Balic trequartista potrebbe essere una soluzione tattica diversa, ma mancano le alternative in mezzo: "Non ho alternative, Barak non può fare il play, lui è uno dei pochi che sa fare gol, dobbiamo metterlo in condizione di segnare. Balic può fare sicuramente il trequartista, poi ci sono diversi tipi di trequartisti, quello che si inserisce, quello che fa segnare... lui sicuramente saprebbe mettere un compagno davanti alla porta, ma dipende dall'attaccante che ha come compagno. In questo momento lo vedo meglio mezzala, perchè può arrivare in porta guardandola e non girato di spalle".
Visti i tanti gol presi torna il solito discorso sulla marcatura a zona a uomo, ma non è quello il problema: "Sul gol di Petagna c'era Nuytinck che marcava a uomo, quindi anche se difendiamo a zona l'uomo c'era. Usiamo la zona perchè se marchi a uomo dai la possibilità ai tuoi avversari di prendere contromisure, con schemi e tattiche. I gol se non sei attento li prendi difendendo in tutti e due i modi. Domenica scorsa avevamo 4 persone che marcavano a uomo sulle palle inattive e 4 a zona, di solito contro squadre come l'Atalanta è la soluzione migliore,
L'analisi dell'avversario: "Loro adesso stanno bene, probabilmente si sono compattati ancora di più dopo la tragedia successa. Hanno individualità di spessore, giovani molto talentuosi, possono mettere in difficoltà chiunque. Noi dobbiamo partire dai presupposti con cui siamo andati a giocare a Bergamo, cercando di fare il meglio possibile. Dobbiamo ottenere a tutti i costi un risultato positivo. Dovremo fare una partita agonistica come a Bergamo, perchè i valori fisici dicono che là abbiamo fatto una delle partite in cui abbiamo corso di più".