Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa. Parlando anche della sua Fiorentina, il tecnico viola ha presentato la prossima sfida contro il Crotone di Walter Zenga: "Il Crotone ha mentalità offensiva, vuole fare la partita e proverà a vincere. Non sarà facile. Per domani non sarà aggregato nessun giovane, hanno fatto tutti un buon Viareggio ma sono usciti con poche energie. Li seguo tutti con attenzione e se sarà il caso li utilizzerò ma c'è molta differenza tra il calcio giovanile e quello professionistico. Resta il fatto che ci sono giovani interessanti".
Inevitabile, poi, il passaggio sull'infortunio di Milan Badelj: "Ci viene a mancare un giocatore con caratteristiche uniche nel nostro centrocampo, perdiamo un giocatore importante ma ho un grande gruppo e tutti dovremo dare qualcosa in più in una partita difficile. Dobbiamo dimostrare la nostra forza, perderemo qualità a centrocampo ma potremo trovarla altrove".
Tocca a Chiesa, dunque, caricarsi la rosa sulle spalle, anche se Pioli non è molto d'accordo: "No ed è sbagliato aspettarselo. Ci sono due giocatori che si sono presi sulle spalle l'assenza di Davide Astori e sono Badelj e Pezzella. Da Federico mi aspetto prestazioni importanti perché ha qualità e lo ha dimostrato anche in Nazionale. È tornato carico ma non dobbiamo aspettarci più di quello che può dare, ci sono altri giocatori esperti e capaci di trascinare la squadra. Vogliamo fare di tutto per continuare la nostra striscia positiva".
Riscossasi grazie alle recenti vittorie, la Fiorentina è più vicina all'Europa League: "Le prossime tre settimane, con sei partite, saranno decisive. Nelle ultime giornate conteranno le motivazioni e lo sappiamo. Abbiamo un calendario non facile ma equilibrato e neanche impossibile. Affrontare Crotone o SPAL che si giocano la salvezza è complicato ma la squadra ha lavorato molto bene e siamo pronti per giocare domani. A parte Badelj siamo tutti in buone condizioni e dobbiamo continuare a spingere. Credo molto nel lavoro che abbiamo fatto da luglio a oggi e dobbiamo pensare a una partita alla volta".
Infine, un ricordo di Emiliano Mondonico: "Non l'ho conosciuto personalmente, l'ho incontrato solo da avversario ma era una persona di quelle che piacciono a me, schietto e genuino" conclude Stefano Pioli.