La partenza estiva di Bonucci ha creato più di qualche dubbio sull'apparato difensivo della Juventus. I risultati iniziali hanno dato forse ragione ai più scettici, Allegri ha attaccato di più e sfruttato al massimo la caratura del proprio reparto offensivo, formato sulla carta da giocatori capaci di andare anche in doppia cifra di goal in una stagione. Tuttavia il tanto attaccare ha spesso reso fragile la Juventus e i goal incassati hanno iniziato ad accumularsi nonostante le vittorie, attirando così l'attenzione dei più scettici, sfiduciati dalla qualità della difesa. Allegri dunque, con il continuo del campionato, ha deciso di segnare di meno ma coprirsi di più, abbassando notevolmente la media dei goal segnati a partita (da 2,85 a 1,88) e subendo solo 1 goal tra campionato e Coppa Italia dal lontano 19 Novembre, quando la Vecchia Signora è uscita sconfitta dal match con la Sampdoria.

Tutto questo è stato reso possibile da una squadra ricca di talenti, con grandi giocatori sia nel reparto offensivo sia in quello difensivo. Partendo dai centrali, alla Juventus c'è il perfetto connubio tra esperienza e freschezza. Innanzitutto a disposizione di Allegri ci sono Barzagli e Chiellini, due profili che svolgono un ruolo fondamentale per lo spogliatoio e per i calciatori più giovani, su tutti Rugani, Alex Sandro e De Sciglio. Al posto dell'ex Bonucci quest'estate Allegri ha voluto confermare Medhi Benatia, miglior difensore del nostro campionato nell'epoca Roma e voluto da Guardiola al Bayern. L'avventura bavarese si è rivelata piena di intoppi chiamati infortuni, che lo hanno spesso tenuto fuori dal campo; così la Juventus ha deciso di puntare su di lui per le redini della retroguardia. 

Sulle fasce, argomento già affrontato qualche mese fa, con la partenza di Dani Alves il discorso si è fatto più intricato. La Juventus ha perso sicuramente un grande difensore, ma è bastato l'innesto di De Sciglio, che con Allegri ha acquistato fiducia, e i bianconeri si sono trovati coperti sul versante destro. Sulla fascia opposta tuttavia, le cose non sono andate come sperato, con Alex Sandro che ha faticato a trovare la forma giusta. Allegri ha riscoperto Asamoah, il sostituto perfetto. Il ghanese è stato più volte fondamentale, la sua conferma appare però difficile - l'Inter insiste.