E' un'ottima Italia quella che supera la Serbia nell'amichevole di preparazione all'Europeo di Italia 2019. Vido l'unico marcatore, padroni di casa a mani vuote. 

Primi minuti di studio serrato, con le due compagini che assorbono i dettami tattici e squadrano l'avversario. La prima spallata al match porta la firma di Jovic, al 2', che sfonda sulla destra eludendo la marcatura di Mancini; cross in mezzo che trova solo maglie azzurre. Ritmi bassi, compassati, pochi strappi complessivi che ricamano un inizio agonisticamente infuocato. Se la Serbia trova geometrie con le scorribande di Jovic sulla mancina, l'Italia risponde con l'estro di Parigini. E' dai suoi piedi che nasce il primo squillo azzurro, appena dopo il quarto d'ora; controllo elegante, sterzata verso il centro e destro che si apre troppo e muore largo alla sinistra di Manojlovic. Rispondono i padroni di casa, con una rasoiata dal limite di Masovic; attento Audero che controlla. L'Italia accende la miccia ed aumenta la pressione, mentre Mandragora si inventa un sombrero di petto più conclusione volante che termina appena sopra la traversa.

Al 25', altra occasione per gli uomini di Evani; Parigini viene incontro e crea lo spazio per l'inserimento di Barella, Mandragora pennella il suggerimento, la palla rimbalza sul terreno e non permette al gioiello del Cagliari di concludere con efficacia. I padroni di casa sono costretti a perdere subito una pedina; Jovanovic non ce la fa, dentro Racic. Allo scoccare del 31', è la conclusione di Pantic, dopo un incursione di Masovic, a tentare un fendente basso dai 20 metri, para Audero. Ma è l'Italia la formazione maggiormente presente, con Vido che viene fermato solo dal fuorigioco sul lancio dalle retrovie. Gli ultimi 5 minuti di gioco non regalano ulteriori emozioni - solo una conclusione di Vido sul gong - primo tempo in archivio.

Evani cambia 3 pedine all'intervallo, dentro Cerri, Depaoli e Romagna, Djorovic due. Subito occasione Italia; con Valzania che mette in mezzo per la girata di Cerri che calcia sul muro serbo, lo stesso Barella trova la difesa sulla ribattuta. Al 50', vantaggio azzurro. Cerri protegge palla a metà campo, apre sulla destra per Depaoli che sfrutta lo scivolone di Bogosavac per attaccare la profondità. Cross in mezzo respinto, palla che termina a Vido appena fuori dall'area; sinistro chirurgico che termina all'angolino. 0-1. Spinge la squadra di Evani; al 56, Cerri verticalizza per la corsa di Dickmann che viene recuperato al momento del tiro.

Al 64', occasione Serbia. Attacca con veemenza la compagine di casa, palla che arriva a Saponjic che incrocia senza azzeccare l'angolo. Solita girandola di cambi - dentro Pezzella, Edera e Palombi - con il match che perde leggermente di mordente. Continuano i numerosi cambi da una parte e dall'altra, ritmi ancora bassi. All'80', Cerri difende palla, prolunga per Palombi che, invece di calciare, crossa trovando il corner. Succede poco negli ultimi dieci minuti di gioco, sulla punizione di Radonjic si chiude il match.