Mehdi Benatia è uno dei calciatori più forti della nostra Serie A,  un difensore tornato finalmente in auge dopo una parenti ricca di infortuni e prestazioni sottotono. Un filotto di partite tutt'altro che negativo, concretizzatosi grazie al lavoro con la Juventus ed alla sintonia con i compagni di reparto. Intervistato in esclusiva da Tuttosport, il marocchino ha parlato proprio dei suoi colleghi bianconeri, soprattutto gli italiani grandi assenti dei prossimi Mondiali: "All'inizio era veramente triste vederli così sconsolati, soprattutto Buffon si meritava di chiudere la carriera in Nazionale con un altro Mondiale. Adesso invece non pensiamo ai Mondiali, siamo concentrati sugli obiettivi del Club. Buffon, Barzagli e Chiellini sono sicuro che guarderanno le nostre partite e tiferanno per il Marocco. So che avremo tanto sostegno dall'Italia".

Passaggio importante, poi, quello sugli allenamenti a Vinovo che la nazionale marocchina sta svolgendo in questi giorni: "Sono veramente orgoglioso di aver portato i miei compagni di nazionale dove mi alleno tutti i giorni. Ringrazio Marotta e la Juve per il grande rispetto nei miei confronti: non è consentito a tutti lavorare qui. Stiamo attenti a non rovinare nulla in palestra". Rispetto agli altri club, per Benatia la differenza nella Juventus la fa il modo di approcciarsi alle partite: "Alla Juve c'è una mentalità diversa rispetto alle altre squadre in cui ho giocato. All'inizio è un percorso in salita perché richiede tanto sacrificio dover dare tutti i giorni il 110 per cento, ora mi trovo bene. Alla Juve non ti chiedono di essere bello, di fare le giocate, ma di vincere, questa è la mentalità del club che io ho cercato di trasferire anche nel mio Marocco".

Benatia ha poi parlato del sorteggio di Champions League contro il Real Madrid: "E' la prima volta per me al Bernabeu. Ad Achraf Hakimi ho ricordato che quest'anno siamo diversi dalla stagione passata. C'è stata qualche battuta, lui è un giovane di grandissima prospettiva, un astro nascente perché al Real a neppure 20 anni vuol dire molto" dice il marocchino, citando il discorso avuto con un suo giovane compagno di squadra. E, sul CT Renard: "La difesa è il nostro punto di forza, non abbiamo subito neppure un gol nei 6 incontri di qualificazione. Renard, per certi versi, assomiglia ad Allegri: il ct mi chiede spesso della Juve e di come prepara le partite Allegri perché gli piace la sua visione tattica".

In ultimo, Benatia ha detto la sua sull'emozionante corsa scudetto tra Juventus e Napoli: "E' uno stimolo in più per il Mondiale: non c'è altro di meglio che provare a vincere tutto, non solo il campionato, ma arrivare fino in fondo in Champions e in Coppa Italia dando il 1010 per cento per prepararsi a Russia 2018. Che primavera sarebbe arrivare a marzo senza nessun obiettivo? In questo momento non penso al Mondiale: non ci ho dormito neppure la notte a novembre, dopo lo spareggio, adesso penso solo agli obiettivi del club. E se voglio fare un buon Mondiale il tutto passa attraverso la Juve: la priorità è lo scudetto, quest'anno in tanti aspettano che la Juve cada ma noi siamo sempre lì. E poi c'è la Champions che fa gola non solo a noi ma ai tanti tifosi bianconeri". 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.