Da Gennaio qualcosa è cambiato nella Juventus ed in Higuain. Il Pipita nel nuovo anno ha messo a segno dieci gol in nove partite e tre assist negli ultimi tre incontri giocati, numeri da attaccante top class che sembrano destinati a crescere. Dopo un'avvio di stagione in sordina, con il gol che faticava ad arrivare, il numero nove bianconero ha cominciato a segnare senza più fermarsi e con l'inizio del nuovo anno solare, oltre a fare gol ha iniziato anche a mettersi al servizio della squadra.
Se prima assistevamo ad un giocatore genuinamente egoista, una sorta di buco nero - passatemi il termine - dell'attacco bianconero che attirava a sé i palloni per poi calciarli verso la rete, ora Higuain si è messo al servizio della squadra controllando il pallone e alzando la testa per guardare il posizionamento dei propri compagni prima di decidere cosa fare, non una cosa da poco. L'esempio emblematico lo fornisce proprio il match giocato ieri nel tardo pomeriggio contro l'Atalanta. Nel secondo gol messo a segno dai bianconeri, il Pipita serve il terzo assist del suo anno solare trovando Matuidi nella posizione perfetta per segnare. Solo due mesi fa, il numero nove bianconero, una volta giratosi con il viso rivolto allo specchio della porta avrebbe probabilmente provato a piazzarla sul palo alla sua destra, ieri, invece ha alzato la testa servendo il compagno con più possibilità di segnare. Higuain è diventato il regista offensivo della Juventus e in pochi se ne sono accorti.
Gonzalo sembra essere tornato il giovincello che al River Plate stregava il Monumental a suon di gol e giocate di qualità eccelsa e non più solo un tremendo finalizzatore. Se Pjanic è chiuso dal pressing avversario, Dybala ingabbiato dalla difesa, Higuain può salire in cattedra facendo tutta la differenza di questo mondo. La forza fisica gli permette di far salire la squadra, la tecnica di gestire il pallone in maniera eccelsa e di dribblare in maniera relativamente facile i propri marcatori per poi aprire il gioco o servire il taglio in profondità del compagno di reparto. Lo ha detto anche Allegri ieri sera: "Gonzalo è cresciuto molto sul piano della fiducia e sul piano tecnico ha iniziato a fare il regista offensivo, come faceva da giovane". Il giocatore visto nella famosa Juve di marzo è ben diverso da quello dei 36 gol in Serie A con il Napoli, ma per certi versi è nettamente migliore. L'importanza che sta ricoprendo nel sistema offensivo costruito da Allegri è capitale e se la sua vena realizzativa non risentirà del lavoro da regista, allora il tecnico livornese avrà trovato, ancora una volta, la chiave di svolta per la stagione di Madama.