Era il 2014, la Juventus correva verso il titolo con la Roma di Rudi Garcia che inseguiva a distanza di sicurezza. I bianconeri avrebbero ospitato un Livorno in piena lotta retrocessione e con un Paulinho in diffida ed a rischio squalifica. Mister Di Carlo preferì tenerlo in panchina per avere la certezza di poterlo schierare titolare contro il Chievo Verona. Applicò dunque un turn over, scelte normali. Scelte che qualunque allenatore fa, senza troppi problemi e seguendo una logica ben precisa. Rudi Garcia si divertì a mettere la pulce nell'orecchio a moltissimi tifosi affermando che in quel di Torino, sponda Stadium, le squadre ci mettono poca cattiveria agonistica.

Siamo nel 2018, la Juventus corre verso il titolo quasi a braccetto col Napoli. E si parla di Scansopoli, termine coniato dalla Rosa e figlio di una notizia che non ha apparentemente trovato riscontri se non smentite dai diretti interessati. Siamo nel 2018 ed un allenatore che affronta la Juventus si trova costretto a giustificare le scelte legate al turn over della sua squadra. Anche alla stampa che continua il lavoro iniziato da Rudi Garcia e mette la pulce nell'orecchio. Pulce che trova terreno fecondo nei social, diventati sostituti dei bar dove volano le chiacchiere che Conte citò in risposta a Garcia.

Fatta questa premessa, doverosa per molti aspetti, la Juventus recupera la gara contro l'Atalanta e consolida il primato portandosi a quattro lunghezze dal Napoli. Cantar vittoria adesso è presto e abbastanza folle, non in linea con la calma e l'equilibrio allegriano. Ma intanto, il soprasso è avvenuto e forse qualche certezza di vedere lo scudetto lontano da Torino sta lentamente vacillando. La strada è ancora lunga e questo campionato appare molto meno scontato e molto più bello rispetto a quello dello scorso anno. Napoli e Juventus stanno dando vita ad un duello dialettico, dove il pragmatismo allegriano sfida la bellezza sarriana. Il vincitore meriterà tutte le lodi del mondo così come lo sconfitto, questo è poco ma sicuro.

Juventus - Atalanta è stata una partita che ha visto tantissime imprecisioni, soprattutto da parte dei bianconeri. Un calcio propositivo ma equilibrato al quale è mancato non tanto l'ultimo passaggio quanto l'ultimo tiro, quello preciso sotto al sette come degna conclusione di buonissime azioni. La difesa della Dea ha retto bene e si è dovuta piegare all'accellerazione di Douglas Costa che raccoglie una sponda di Higuain, il quale chiama un triangolo vincente. Un contropiede letale che sblocca la partita già nel primo tempo. Da lì in poi l'Atalanta passerà all'attacco totale, mostrando il fianco per ovvi motivi. Ma la difesa bianconera sembra essere ormai un fortino inespugnabile che lascia Buffon inoperoso. Proprio quel reparto che poco convinceva per tutta la prima parte dell'anno. Quel reparto che si è conquistato il primato, subendo ben zero reti in questo 2018 di Serie A e segnandone ben venti.

Sull'altro versante del campo, il rigore sbagliato contro l'Udinese sembra non aver causato alcun contraccolpo psicologico in Higuain. Una partita di sacrificio, come accade molto spesso, quasi da regista silenzioso, in una partita dove le geometrie di Pjanic latitavano a farsi vedere. Un gol da attaccante puro, un assist prezioso da pivot per il primo gol di Matuidi nel suo stadio. Sono ben dieci i gol in queste ultime undici partite giocate dalla Juventus, includendo quelle in cui Higuain è rimasto ai box per infortunio. Con questo suo gol, supera Dybala nella classifica dei top scoarer della stagione bianconera. Ventidue a ventuno, quarantatre gol in due. La coppa HD sembra volersi migliorare partita dopo partita, in una stagione che potrebbe consacrare questa Juventus come una Juventus albiceleste e che potrebbe vedere il suo miglior Dybala.