Non proprio una prestazione brillantissima, ma ciò che basta per vincere. Una Juventus un po' rimaneggiata, specie sotto l'aspetto del gioco, sceglie di non concedere nessuna occasione all'Atalanta e vince per 2-0 il recupero della 26esima giornata di Serie A, grazie alle reti di Gonzalo Higuain e Blaise Matuidi. Proprio il francese, subito dopo la sfida, ha ringraziato il primo goleador per l'assist di quello che è stata la sua prima marcatura all'Allianz Stadium (finora due gol, solo in trasferta), in delle dichiarazioni flash: "Sono molto emozionato, è stato magnifico segnare per la prima volta in casa, devo dire grazie a Gonzalo che aveva già segnato e mi ha fatto un bell'assist. Lavoro duro la settimana, è bello poter vincere così. È un campionato ancora lungo che si deciderà alla fine. Dobbiamo rimanere concentrati e vincere la prossima partita, con la SPAL. Record di punti? L'importante è vincere, non sappiamo se arriveremo a cento punti, lo sta facendo anche il Napoli: il campionato durerà fino alla fine, a lungo".
Poco dopo ha analizzato il duello infrasettimanale anche Max Allegri, l'allenatore dei bianconeri, come al solito più focalizzato sulle cose più semplici di questo ottimo momento della stagione: "Siamo primi in classifica con quattro punti di vantaggio. Siamo nella fase decisiva della stagione, credo che l'obiettivo della società fossero i quarti di Champions e la testa del campionato a questo punto della stagione, poi i ragazzi sono arrivati in finale di Coppa Italia. Adesso non è semplice, ogni partita che passa l'asticella bisogna alzarla: l'Atalanta è una squadra forte fisicamente e tecnicamente. Il Napoli è lì, a ridosso, e bisogna fare tanti punti per arrivare allo Scudetto".
È stata l'ennesima prestazione fenomenale di Higuain, ma in generale tutta la squadra ha risposto presente: "Gonzalo è cresciuto molto ma soprattutto direi sul piano della fiducia e tecnico. Sono cose che faceva anche quand'era giovane, oltre che essere un grandissimo goleador. Sta crescendo anche Dybala, pure fisicamente anche se gioca una volta ogni tre giorni, così come tutta la squadra. La cosa importante è che domenica ce n'erano 5-6 diversi rispetto a Wembley e oggi ci erano altri 5-6 cambi. Bisogna lavorare tutti insieme per arrivare fino in fondo alle competizioni".
L'episodio che ha coinvolto Benatia e De Roon è stato un brutto momento della partita: "C'è stato un momento di rabbia, poi si è subito calmato. Benatia oltre che essere un ottimo giocatore è un bravo ragazzo, poi quando gli si chiude la vena diventa immarcabile. Gli ho detto di stare zitto, credo che fosse diffidato: era già ammonito, se lo cacciavano fuori rimaneva in diffida e saltava una partita, bisogna fare così in una partita in discesa che stai vincendo 2-0".
Le scelte sono un po' limitate degli infortuni: "Non avendo esterni, se si gioca coi due a metà campo bisogna che Alex Sandro faccia l'esterno alto. Oggi Douglas Costa ha fatto una buona partita, così come Lichtsteiner dietro, Benatia, Chiellini, Asamoah, poi finiamo le partite in crescendo quindi vuol dire che c'è una buona condizione".
Una domanda riguarda le "esultanze" di Buffon e Chiellini quasi dopo ogni cross respinto, l'allenatore vede qualcosa di rilevante anche in questo ed avvia una bella riflessione: "Innanzitutto tutte le situazioni vanno vissute con grande emozione ed entusiasmo. Vedere Buffon e Chiellini così dopo quello che hanno vinto è bello. Vuol dire che alzano l'asticella e si rimettono in discussione: solo così si può vincere. La fase difensiva che tutti denigrano bisogna saperla fare: quando l'avversario fa fatica a tirare in porta stai facendo una buona fase difensiva, poi quando si ha la palla è normale che bisogna crescere. Ma questa squadra ha piacere a difendere, non se ne vergogna: è una fase del gioco. Quando fai la fase difensiva e sei nella nostra metà campo, dobbiamo saper difendere. Ci sono vari aspetti, singolarmente oltre che di squadra: se singolarmente lavori male poi metti in difficoltà la squadra.
Venerdì intanto arriva il sorteggio di Champions League, e il mister non si nasconde su un paio di avversari da evitare: "Il Barcellona so otto anni, ora basta, un po' di clemenza nella pallina... strano che abbiamo eliminato sia loro che il Real Madrid ma abbiamo perso le finali. Il Real Madrid è la favorita netta di questa Champions: spero che non me ne vogliano, ma lì hanno preso tre mesi di vacanza ed ora hanno iniziato a giocare seriamente. E' stata importantissima, innanzitutto in uno stadio storico e meravigliosa. Noi lavoriamo tutti i giorni per giocare quelle meravigliose serate di Champions e raggiungere il settimo Scudetto".