"Voglio innanzi tutto esprimere le mie condoglianze alla famiglia di Davide Astori. Ci lascia una persona perbene: questa è la parola più adatta a definire Davide, un ragazzo di sani principi, leale, rispettoso... Una persona di cuore. Ho avuto la fortuna di conoscerlo in Nazionale e il suo ricordo rimarrà indelebile nel cuore di tutti". Tristemente, non poteva che essere questa la copertina delle dichiarazioni che oggi Daniele Rugani, difensore della Juventus e ormai stabilmente convocato anche in Nazionale, ha rilasciato alla rete televisiva ufficiale del proprio club. Dopo un avvio di stagione importante, l'italiano era finito un po' in ombra per poi farsi rivedere nell'ultimo periodo in Serie A, prima di questa scioccante tragedia.
Passando oltre, e parlando appunto dell'impiego del centrale bianconero, c'è da sottolineare che ha giocato novanta minuti discreti nell'ultimo successo della sua squadra, sul campo della Lazio, firmato in pieno recupero da Dybala. E l'ultimo passaggio prima della giocata spaziale dell'argentino l'ha fatto proprio l'intervistato... "Paulo ha praticamente fatto tutto da solo ed è stato fenomenale a segnare. Dopo il gol, scherzando, gli ho detto 'questo è un assist', e lui me lo ha confermato...Non so se sarà decisivo, visto che mancano ancora molte partite, ma è stato un momento importante, anche in considerazione del risultato del Napoli con la Roma".
Un successo rappresentativo di uno slogan, quello del fino alla fine, che potrebbe aver dato una sterzata secca alla lotta Scudetto. Certo la prestazione non è stata straordinaria, ma c'è anche da considerare che l'avversario è di un certo livello: "La nostra forza è questa: crederci fino alla fine. Non sono solo parole, ma è nel nostro DNA e l'abbiamo dimostrato in una partita difficile, contro una squadra scorbutica, che si difende bene e ha uomini forti e veloci davanti, che possono far male in contropiede come si era visto nelle altre due partite in cui li avevamo affrontati".
All'Olimpico inoltre la Vecchia Signora ha raggiunto quota diciotto clean sheets nelle ultime venti, a partire da quel KO contro la Sampdoria a Marassi che potrebbe aver segnato una svolta nella stagione. Segnale che qualcosa, nel reparto dove agisce l'italiano, è migliorato molto, come conferma lui stesso: "Siamo tornati a difendere da Juve. La compattezza e la solidità sono sempre state la nostra forza e non dipendono solo dai difensori. Quando ci sono miglioramenti così drastici dipende da tutta la squadra, a partire dal lavoro svolto dagli attaccanti. Tra la difesa a tre e e quella a quattro qualche differenza c'è, ma al di là dei moduli sono l'atteggiamento e la voglia di sacrificarsi che contano".
Infine, uno sguardo a Wembley, il prossimo stadio in cui i campioni d'Italia metteranno piede. C'è da affrontare infatti il ritorno della doppia sfida con il Tottenham, dopo il 2-2 dell'Allianz in un'andata gestita piuttosto male dai torinesi. Madama però ha voglia di redenzione per ottenere il pass verso i quarti di finale di Champions League: "Mercoledì ci aspetta una partita in cui i dettagli saranno fondamentali. Credo sarà una gara più aperta rispetto a quella con la Lazio, che si difendeva molto bassa, con tutti gli uomini dietro la linea della palla. Teoricamente le squadre inglesi dovrebbero giocare in modo diverso... Partiamo da un 2-2 in casa e dovremo dare più del 100%, perché servirà una partita straordinaria per vincere".