La notizia è di quelle che non si vorrebbero mai sentire: è morto, nella sua camera d'albergo ad Udine, Davide Astori, difensore e capitano della Fiorentina. Trentun anni, l'ex-Cagliari e Milan è stato trovato senza vita questa mattina, nel ritiro dei viola, che preparavano la sfida all'Udinese. Partita che, comprensibilmente, non si giocherà oggi, e lo stesso destino toccherà a Genoa-Cagliari, con i sardi sotto shock.
Cresciuto nelle giovanili del Milan, il centrale di difesa si era messo in luce proprio con il Cagliari, con 174 presenze e tre reti dal 2008 al 2014. Dopo una breve parentesi alla Roma, era approdato alla Fiorentina, diventandone pilastro e capitano nelle ultime stagioni. Da ricordare anche la sua esperienza in nazionale, a cavallo tra il 2010 ed il 2013, con la Confederations Cup giocata in Brasile sotto la guida di Cesare Prandelli, che lo aveva visto anche segnare una rete.
Le cause della morte non sono ancora note: sicuramente, Astori è rimasto vittima di un malore, probabilmente di natura cardiaca. L'hotel in cui si trovava la Fiorentina è stato blindato, sono già presenti le forze dell'ordine per gli accertamenti del caso. Il classe 1987 lascia la moglie Francesca e la figlia Vittoria, di appena due anni, oltre ad un profondo vuoto ed un grande dolore in tutto il mondo del calcio italiano e non solo.